Si gioca a porte aperte….
“La Roma ha sempre giocato quindi non è stata toccata da questo provvedimento. Forse avevamo necessità di fermarci perché abbiamo giocato tanto (ride ndr). L’idea di fermare completamente il campionato forse sarebbe stata la cosa più corretta ma non siamo qui per fare polemica. Bisogna lasciare agli organi competenti la decisione”.
Ultima partita dell’era Pallotta. Come lo si vive nello spogliatoio? Lo scenario di Petrachi cambierà? “Sono mesi che se ne parla ma noi siamo rimasti concentrati e distaccati. Abbiamo fatto due gare importanti e vogliamo continuare. La squadra e tutto il gruppo è concentrato a far bene”.
Non è semplice il lavoro di un dirigente in momenti come questo… “Sicuramente questo cambio di proprietà sembrava imminente nei mesi di dicembre e gennaio ma poi si è protratto. Non è stato semplice in fase di calciomercato. Io e l’allenatore dobbiamo essere bravi a parlare solo di calcio. A noi non manca nulla. La società è sempre stata presente e tutte le cose sono andate nel verso giusto. Quando e se succederà il cambio di proprietà conosceremo le persone che acquisteranno la Roma e vedremo quale sarà il nostro percorso futuro”.
Chi ha sbagliato in questo periodo di crisi? “Non è mai semplice cercare di trovare delle giustificazioni. Certamente la squadra fino a Natale esprimeva un grande calcio e lo faceva da collettivo. Alla ripresa del campionato, forse un po’ le voci non lo so, qualcosa è cambiato. Nel momento in cui abbiamo capito che avevamo sbagliato qualcosa è subentrata un po’ di paura. Ci stiamo ritrovando e vogliamo continuare. Questa squadra è a trazione anteriore. Se non tutti stanno bene o si sacrificano rischiamo con tutti. I ragazzi si sono parlati e in questi ultimi 15 giorni si sta rivedendo un po’ la Roma di inizio campionato”.
FONTE: Sky