Francesco Totti ha sempre fatto parlare di sé dentro e fuori dal campo, e adesso che ha intrapreso la carriera da agente continua a essere al centro dell’attenzione, anche se non sempre in maniera positiva. Questa volta l’attacco nei suoi confronti arriva da un altro agente, Donato Di Campli, ex procuratore di Marco Verratti, che attraverso.
Il Foglio nella giornata di ieri ha attaccato lo storico numero dieci giallorosso. “Fare il procuratore è un altro sport, a cui bisogna saper giocare e non barare. Francesco non può operare in Italia, dove gli agenti per definirsi tali sono costretti a sostenere test e prove durissime, solo perché il presidente del Coni gli concede l’uso della licenza inglese, il cui ottenimento non prevede esame di abilitazione. Io, che ho studiato per passarlo in Italia, non sarò mai nella sua stessa posizione. Perciò non può permettersi di chiamare Insigne, Tonali e chissà chi altri già in possesso di un agente. Nessuno interviene, la Figc munge gli agenti ma non riconosce loro alcun peso. Servirebbe una regolamentazione severa”.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini