Iniziamo dalle iniziative come quella di Roma Cares e la tua personale con un video per la raccolta fondi per l’ospedale Spallanzani
: “Ho fatto la scelta giusta a rimanere e non era difficile. Sono orgoglioso ancora di più adesso di questa società che nei momenti difficili fa le cose importanti per i tifosi. Noi giocatori anche siamo a disposizione della società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi possibili”.
Com’è essere padre tu che sei in viaggio sempre… “Non sono mai stato così tanto a casa. Sono contento per i miei figli, per la famiglia che in questi momenti è l’unica cosa positiva. Vedo contenti i miei bambini e quando loro lo sono, sono felice anche io”.
Il calcio italiano vuole ripartire e la data sembra quella del 3 di maggio. Cosa ne pensi? “È una cosa molto delicata. Sicuramente la cosa più importante è la salute della gente. In questo momento lo sport non è in prima fila. Tutti noi lo amiamo ed è parte delle nostre vite. Quando non ci sarà più pericolo sarà giusto finire il campionato”.
Qualche giorno fa un messaggio a Sarajevo, la tua città Natale, Cosa ti manca di Roma, quando non ci sei? “Sarajevo è un amore infinito e sarà così per sempre. Di Roma mi mancherebbe casa nostra. Quando siamo in vacanza a Sarajevo mia figlia mi chiede sempre di tornare a casa, intendendo come casa nostra, quella della Capitale”.
E’ partito Florenzi e sei diventato Capitano… ti sentivi di esserlo prima? “Prima volta da capitano gli ultimi sei mesi al Wolfsburg, poi sono andato al City e poi gli ultimi sei anni che sono capitano con la Bosnia e ne sono orgoglioso. Fare il capitano della Roma dopo Totti e De Rossi è un grande orgoglio per me di essere capitano di questa meravigliosa e sicuramente anche prima mi sentivo come uno dei capitani, tutte le squadre non hanno solo uno-due capitani, ma molti di più che sono i leader dentro e fuori dal campo senza fascia”.
FONTE: Sky Sport