Ti sta piacendo l’inizio di stagione della Roma?
“Mi sono piaciute tanto le prime partite, ho visto anche la Roma contro il Napoli allo stadio ed è stata una gara tosta. Nelle altre partite siamo stati una squadra che ha lasciato troppo spazio all’avversario e che prende troppi gol, m’aspettavo qualcosa in più dalla fase difensiva di Mourinho”.
Cosa pensi di Josè Mourinho? Ti ricorda un po’ Fabio Capello? “Penso che Mourinho potrebbe ripetere il percorso di Capello, anche lui aveva avuto dei problemi il primo anno, non è facile arrivare in una squadra e cambiare subito le cose, portare un bel gioco e un bel risultato e in questo momento non abbiamo né l’uno né l’altro, ci vorrà un po’ di tempo ma credo che bisogna dare fiducia all’allenatore”.
Ti piace Roger Ibanez? “Quest’anno l’ho visto bene, meglio dell’anno scorso, mi piace come difensore. È un marcatore bello tosto ma sulle uscite con la palla deve ancora migliorare tanto”.
Avresti mai pensato di legare la tua vita alla città di Roma? “Non ci avevo mai pensato, avevo giocato una finale di Coppa dei Campioni col Benfica e non mi aspettavo di andare via e tantomeno di venire a Roma. Mi ha aiutato molto avere un allenatore come Eriksson e mi sono legato tantissimo alla città e alla sua gente”.
Qual è stato l’attaccante che più ti ha messo in difficoltà? “Sono stati tanti che mi hanno messo in difficoltà perché sono capitato nel periodo in cui in Serie A erano tutti forti. Scelgo sempre però Ronaldo il Fenomeno, che giocava nell’Inter e ci metteva veramente tanto in difficoltà, era veramente difficile da prendere. Cosa pensi delle dichiarazioni di Antonio Cassano su Francesco Totti? Non prenderei tanto in considerazione un uomo che parla in questo modo di Francesco Totti, ha poca importanza”.
Se Aldair fosse contattato dalla società Roma per un ruolo da dirigente, cosa risponderebbe? “Non so se sarei in grado di lavorare all’interno di una società di calcio, adesso lavoro con i ragazzi in Brasile quindi non lo so, ma sicuramente nella Roma di oggi manca una figura di riferimento in società che conosca il gioco, la squadra e l’ambiente come l’hanno tutte le società di Europa. Penso però che la società sia cambiata da poco e che sicuramente saranno in grado di rimediare a questa mancanza”.
FONTE: NSL Radio