<<Bella la vita eh?». Madrid ha lasciato un ricordo talmente positivo in Carlo Ancelotti che il ct del Brasile
parte all’attacco. La telefonata comincia così, e prosegue con una risata quando gli ricordiamo che attualmente vive a Rio de Janeiro dove ricopre la carica di ct del Brasile. «Effettivamente… Sì, sono felice,
sono stato accolto come meglio non potevo pensare. Ho tempo libero, mi diverto, mi divido tra Rio e
Vancouver, mia moglie è contenta, ho mio figlio Davide a Rio col Botafogo, difficile chiedere di più». (…)
La Serie A… “Bella equilibrata e con la Roma in testa che é una sorpresa. Con Gasperini ho Wesley. e cui nel mio staff c’è Juan, ex giallocosso col quale parliamo tanto della Roma. Mi fa piacere vederla lì davanti”. (…)
Mette qualcuno davanti? “Inter e Napoli, che ha subito qualche sconfitta di troppo ma è sempre lì. E poi Roma, Milan e Juventus se la giocheranno fino alla fine”. (…)
E il rapporto con i giocatori in nazionale? “Ottimo. Abbiamo un gruppo di veterani molto serio, professionale, rispettato dal gruppo. L’ambiente è completamente diverso da quello di un club: in ritiro si gioca a carte, si sta insieme, si chiacchiera, i telefoni sono in secondo o terzo piano, c’è molta disciplina. I veterani tirano il gruppo e i giovani si adeguano non solo senza problemi ma con entusiasmo. C’è veramente una bella atmosfera. Non voglio sembrare romantico o nostalgico, ma mi sembra di essere tornato indietro ai tempi della mia Roma, quando ci spostavamo in treno perché Liedholm non amava gli aerei. Penso sia una questione di cultura condivisa, e poi tutti parlano la stessa lingua, cosa fondamentale che aiuta a unire il gruppo. C’è un grande companerismo per dirla alla spagnola”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – F. M. Ricci











