È stato un grande campione e capitano nella sua Roma e nella Nazionale, quest’estate campione d’Europa nello staff di Mancini: il vincitore del premio “Leggenda” ai Gazzetta Sports Awards è Daniele De Rossi! Congratulazioni, Daniele!
LA GAZZETTA DELLO SPORT Ti senti un po’ una leggenda? “Nella mia classifica mentale no, le leggende nello sport sono altre. Pero diciamo che agli ex giocatori che hanno fatto una bella carriera come la mia ogni tanto viene affibbiata questa etichetta e me la godo per una sera”.
Che 2021 è stato per te? “Sicuramente è stato un anno importante perché ho riassaporato un po’ di erba del campo di calcio, quel sapore e odore dello spogliatoio e per uno che ha fatto per più di 20 anni questa cosa qui non è mai una cosa banale, è come tornare a casa. È stato piacevole ed alla fine è sbocciato in questo grande torneo estivo che è stata la ciliegina sulla torta”.
L’Italia si qualificherà al Mondiale? “Queste cose non si dicono mai, non si risponde mai però l’Italia ha tutto per vincere le partite che ha di fronte”.
Come giudichi l’inizio altalenante della Roma? “Non mi sono mai piaciuti gli ex calciatori, ex allenatori o tifosi vip che danno giudizi da fuori perché quello che succede dentro non è facile giudicarlo da fuori. Mi limito a dire che secondo me nonostante l’inizio altalenante questo allenatore ha portato tanto entusiasmo e credo che già questa sia una vittoria”.
C’è un nuovo De Rossi in circolazione? “Sì, anche di più forti. Mi fa piacere vedere i ragazzi con cui ho condiviso lo spogliatoio per qualche tempo come Frattesi, che secondo me sta impressionando più di tutti, che stanno facendo queste belle figure in Serie A. Mi fa piacere, è come se fossero dei fratelli più piccoli. Ce ne sono molti e sicuramente verranno premiati anche loro come leggende dello sport”.
PER VISIONARE IL VIDEO DELL’INTERVISTA CLICCARE QUI
SPORTITALIA In 6 mesi stai vivendo emozioni che hai vissuto in 12 anni, da Campione del Mondo a spareggi dei mondiali a Campione d’Europa a questi altri spareggi…“Questo è il calcio, o sei il Barcellona di Guardiola che le vince tutte per tanti anni consecutivi oppure fai come le altre squadre. Credo che sia fisiologico incappare anche in momenti meno felici subito dopo grandi trionfi”.
Tra quanto tornerai in panchina? “Credo che almeno fino a giugno non ci saranno grossissime novità perché non sono ancora abilitato al 100%, però magari nel frattempo farò qualcosa, non starò fermissimo”.
Da tifoso della Roma, ti fa battere il cuore Mourinho? “Mi fa battere il cuore la Roma, come sempre, e quest’anno Mourinho ha dato una bella iniezione di entusiasmo. Lo vediamo anche adesso che le cose non sono tutte rose e fiori eppure la gente, la Curva ed i tifosi sono sempre lì con lui e questo è come una vittoria”.
Cosa ti ha più colpito fino ad ora? “Le squadre di bassa classifica, come Spezia, Venezia ed Empoli se la stanno giocando e questa è la cosa che mi ha impressionato maggiormente”.
🔴Daniele #DeRossi ai microfoni di #Sportitalia parla del suo futuro, di #Nazionale, #Roma e #SerieA
De Rossi: “Fino a giugno non mi vedrete seduto in panchina”
De Rossi: “#Mourinho? La Roma mi fa battere il cuore come sempre”#gazzettaawards2021 @tancredipalmeri pic.twitter.com/jbeXHBUzn8
— Sportitalia (@tvdellosport) December 14, 2021
SPAZIO CRONISTI
“Io una leggenda? Non lo so, questi premi alla carriera ti fanno sentire un po’ vecchio però lo apprezzo e sono venuto a ritirarlo con piacere. Le leggende dello sport sono altre”.
Cosa è successo dopo Euro2020? “Dopo aver raggiunto un traguardo del genere, un attimo di sbandamento può essere fisiologico. Siamo arrivati a un centimetro dalla qualificazione e siamo in corsa insieme alle altre Nazionali che giocheranno i playoff. Non c’è problema, ce la giocheremo. Resettare? Dobbiamo ricordarci che 4 mesi fa eravamo la squadra più forte d’Europa. Più che reset conviene fare un rewind e cercare ricordi positivi”.
Il momento della Roma… “Non è facile né corretto giudicare da fuori. Non mi sono mai piaciuti gli ex che commentano sempre dopo le sconfitte. Mi tengo le mie idee. Forse la Roma ha bisogno di un filotto di vittorie che possa portare non entusiasmo, ma convinzione”.
Mourinho deludente? “Il tifoso non deve aspettarsi nulla. Allo stadio ci vado poco perché sono introverso e non passerei inosservato. Mi attendo un processo lungo qualche anno, che riporterà la Roma in alto, grazie alle persone giuste. Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Mou, così come da Guardiola, Simeone, Klopp e Ancelotti, che sono tutti allenatori con cui qualsiasi giocatore vorrebbe passare del tempo, per rubare un pizzico di carisma. Per vincere servono persone che conoscono la parola vincere. Di sicuro non è la persona sbagliata”.
Ritorno con Totti… “Stiamo facendo due percorsi diversi, con due obiettivi diversi e abbiamo due futuri diversi. Il nostro passato è legato a questa squadra, l’altro giorno c’era Francesco allo stadio e tutto s’è bloccato per cinque minuti. Non passiamo inosservati, non saremo dimenticati per parecchio tempo”.
Lotta Scudetto… “Non so chi è favorito, sono tutte vicine. Una settimana fa avremmo detto Napoli, poi Milan ora Inter. Alla fine potrebbe spuntarla l’Atalanta, che da anni e continua. Non è facile, hanno a disposizione una squadra fortissima, anche se è costata molto meno rispetto ad altre, e ormai non sorprende più”.
Visualizza questo post su Instagram
FONTE: Sportitalia / Redazione Tuttoasroma / La Gazzetta dello Sport