Eusebio Di Francesco, ex giocatore e allenatore della Roma e attuale tecnico del Frosinone, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Il tecnico tra i temi trattati si è soffermato sulla storica notte di Champions League con il Barcellona e ha parlato della sua carriera. Queste le sue parole:
“Ho avuto troppe delusioni. E anche io ho deluso. Ci sono tante componenti che fanno la fortuna e la bravura di un allenatore: io non sono stato né bravo, né fortunato. Sicuramente, non nelle scelte: sono andato nei posti giusti ma nel momento sbagliato. Roma-Barcellona è stata la notte più bella, ma l’inizio della mia discesa. Dopo la Roma, ho capito che non c’è niente di scontato. Non mi è mai appartenuto come concetto, ma automaticamente può succedere. Continuo a fare ciò che facevo un tempo, ho solo rivisto alcuni aspetti e eliminato ciò che credo non serva più. Ho fatto mio ciò che penso sia interessante“.
E poi ancora su Roma-Barcellona: “Nei 4 giorni precedenti, ci eravamo allenati divinamente. Dopo il terzo gol, se guardate le immagini, sono l’unico che non esulta. Mancava ancora troppo. Florenzi mi correva incontro urlando: “Non ci posso credere!”. Gli risposi: “Ci devi credere, ma per farlo devi tornare in campo”.
“I calciatori stavano sognando a occhi aperti, travolti dalle emozioni e trascinati dallo stadio. Il Barcellona ha fatto soltanto due tiri quella sera, negli ultimi minuti. Quando noi eravamo su un altro pianeta a livello emotivo. Stavamo rischiando di gettare tutto al vento per la fibrillazione di avercela fatta. Ma non era ancora fatta”.
FONTE: Cronache di Spogliatoio