Un signore o meglio un Principe. Mai una parola fuori posto, nonostante la parentesi amara in panchina col Verona. Sempre disponibile, anche con chi lo criticò. “Scherzate? Fa parte del gioco“. Umile nonostante quel portamento regale quand’era il regista della Grande Roma e della Nazionale. Su Caprari, l’abbiamo stimolato noi, mai avrebbe rivendicato paternità calcistiche sul numero “10” dell’Hellas. “Gianluca era tanto giovane, chiedetegli se si ricorda, ero il suo allenatore, anzi lo era Roberto” racconta Giannini, “Io, Chierico e Pruzzo insieme a mio padre avevamo l’Atletico 2000, una scuola calcio. Lui era già il più bravo della sua età. Decidemmo di segnalarlo alla Roma“.
E perché il Ct Mancini non l’ha convocato? “Credo perché ha bisogno di calciatori d’esperienza visto quello che dovrà affrontare l’Italia per andare ai Mondiali. Comunque al Mancio, calciatori come Caprari piacciono parecchio. Lui deve rimanere tranquillo e continuare a lavorare come ora fa nel Verona. È tecnico, è rapido e se scende in campo sciolto, come l’ho visto anche con l’Udinese segnerà e fare segnare ancora molto».
Giuseppe Giannini cambia fronte. Un lancio di quaranta metri dei suoi, per andare nell’altra metà campo, quella giallorossa. ”La Roma?” fa una pausa, “tutti si aspettavano sei punti dalle ultime due partite o almeno quattro ma invece sono arrivati solo pareggi. Francamente, non so che dire. È una squadra molto altalenante. Difficile fare un pronostico per sabato. Se ci fosse ancora la schedina mi giocherei la classica tripla, perché il Verona sta veramente bene“.
Inevitabile con mister Giuseppe Giannini, parlare di José Mourinho. “Lui è un grande allenatore” racconta l’ex tecnico dell’Hellas, “ma per la prima volta si trova ad affrontare un campionato un po’ anonimo, in una piazza che spesso è invadente. La Roma non è sciolta. È una squadra sovente preoccupata. Sì, dallo Special One mi aspettavo qualcosa di più. Non vedo per ora, la sua impronta”.
Indirettamente Giannini ha fatto un complimento al Verona. L’Hellas ha vinto soltanto in due occasioni in casa dei giallorossi in trent’anni di storia gialloblù nel massimo campionato. “La Roma deve stare in guardia. Tudor ha cambiato volto alla squadra, è stato bravissimo. Proprio all’andata fu una partita chiave per i gialloblù. Più aggressività e freschezza sono state le cose che ha messo nel gruppo l’allenatore. Ora è facile giocare spensierati per i gialloblù. Quando lo fai, ti riescono cose impensabili. Per questo “Mou” deve stare molto attento sabato“. Giannini ha visto in almeno quattro o cinque occasioni il Verona. “Sì, mi piace” ammette il Principe, «sono solidi con gente d’esperienza e poi sono bravissimi ad attaccare. Lo fanno con grande naturalezza. Se sono in giornata possono battere chiunque». •.
FONTE: L’Arena – G. Tavellin