L’ex attaccante della Roma, Francesco Graziani, ha commentato la sconfitta della Roma contro il Siviglia nella finale di Europa League a Budapest. Queste le sue parole:
“L’ho seguita con grande apprensione, speravo in un pizzico di buona sorte visto che ai rigori era già andata male quando giocavo io, 39 anni, fa contro il Liverpool, a Roma. Per il calcolo delle probabilità pensavo avessimo almeno il 50% di chance, nell’animo ero positivo”.
Graziani, protagonista dei maledetti rigori della finale di Coppa dei Campioni nel 1984, in cui la Roma avrebbe potuto sollevare l’ambito trofeo: “Scheggiai la traversa e la palla andò fuori. E poi sbagliò anche Bruno Conti. Ancora oggi un po’ mi portò dentro quel peso: quando sbagli un rigore così pensi di aver penalizzato la società, i compagni, te stesso e soprattutto i tifosi. Mancini peggio di Ibanez, ha tirato male doveva alzarlo di 40 cm, se lo avesse fatto avrebbe segnato”.
“Immedesimandomi in Mourinho, ieri sera avevo pensato a Cristante, Belotti, Wijnaldum, El Shaarawi e Zalewsky come rigoristi. Io, francamente, non avrei fatto calciare Ibanez e Mancini, specie a quest’ultimo che era molto sotto stress. D’altra parte oggi chi calcia ha un vantaggio in più, basta vedere il rigore di Montiel che hanno fatto ripetere.
Ai miei tempi i portieri si muovevano avanti e indietro, ad esempio Grobbelaar prima che tirassi era già un metro fuori dalla porta. L’arbitraggio non mi è piaciuto soprattutto per la gestione dei cartellini. E per me c’era un rigore netto per la Roma”, ha concluso l’ex centravanti”.
FONTE: Rai Radio 1