Una diretta emozionante in cui l’ex centrocampista della Roma si è commosso ripercorrendo la sua carriera e rivelando aneddoti e curiosità. Il brasiliano ha anche mostrato il suo studio a San Paolo con la collezione da record di 462 maglie, il biliardino a tinte giallorosse a una panchina che replica perfettamente quella dell’Olimpico.
Ecco un estratto delle sue dichiarazioni nell’ambito del format WSA STORY che ripercorre il rapporto tra l’agenzia e i suoi assistiti storici:
La Roma di Mourinho “Questa società è seria, fa il meglio per la città e i tifosi che se lo meritano, ha portato una guida importantissima come Mourinho che è uno abituato a vincere ovunque va. Abbiamo vinto la Conference League, ,alzato un trofeo che ci è passato vicino ma ci è mancato per tanti anni. Grazie ad esso, in Europa la Roma inizia a essere un po’ più rispettata e stanno per arrivare cose ancora più belle. Io sono un romanista nato e alla finale di Tirana ero davanti alla tv a festeggiare come tutti i romanisti”.
La Roma di Taddei “Ogni volta che ne parlo mi emoziono, mi sono sentito a casa. Anche se non abbiamo vinto molto, ho sempre dato il massimo e mi hanno rispettato. Questo mi ha fatto innamorare ancora di più non solo della squadra ma della città, dei tifosi. E a loro dico che non è cambiato niente, sono solo un po’ più vecchio ma li amo!”
Il momento più bello della carriera “Dopo la finale di Coppa Italia nel 2007, siamo scesi dall’aereo tornando da Milano e ho trovato il presidente mFranco Sensi in lacrime. Questo è stato il momento più bello della mia vita, lo porterò sempre nel cuore. Ringrazio ancora la famiglia Sensi che mi ha voluto alla Roma. L’unica cosa che rimpiango è di non essere riuscito a dare uno scudetto alla Roma con quella squadra, l’abbiamo sfiorato diverse volte ma era uno dei periodi più difficili del calcio in Italia, tutte le squadre lottavano punto a punto fino alla fine”.
FONTE: WSA STORY