Cosa ne pensa della carriera di Totti?
«Che poteva fare di più. Aveva delle qualità stratosferiche, per me era un giocatore molto importante. Le partite più belle in Nazionale le ha fatte quando c’ero in panchina, poi ha avuto dei problemi fisici».
Il 10 ottobre ’98 fu lei a farlo debuttare in Nazionale… «Mi è bastato poco per capire che eravamo di fronte a un grande campione. Prima di mandarlo in campo gli dissi di comportarsi come sapeva. “Cerca di fare il Totti” gli dicevo sempre, ripetendogli che durante l’anno non mi bastava che lui facesse meglio di tanti compagni della Roma, volevo ancora di più. Lo spronavo a dare sempre il massimo, sapevo il potenziale che aveva e cercavo di tirarglielo fuori».
Tutti si ricordano quel cucchiaio su rigore nella semifinale contro l’Olanda a Euro 2000… «Non sapevo che avrebbe tirato in quel modo, ma non mi sono impressionato più di tanto. È un gesto che avevo già visto nella finale dell’Europeo del 1976 tra Cecoslovacchia e Germania. Quando si va sul dischetto per me l’importante è metterla dentro, non mi interessa come».
Ora l’ex capitano della Roma inizierà la carriera da procuratore… «Credo che sia assolutamente in grado di farlo, magari inizialmente forse è meglio appoggiarsi a qualche agenzia importante per fare esperienza e poi prendere la propria strada».
FONTE: calciomercato.com