Conferenza stampa pre-Fiorentina, ecco la presentazione di mister Spalletti:
Mario Rui, Rudiger e Nura indisponibili. Vermaelen, che ha avuto un fastidio dopo la partita di Cagliari, e che è stato usato nella partita della nazionale, si tiene fuori, malgrado abbiamo provato a recuperarlo. Se si riusa, il fastidio aumenta e si ricomincia da capo.
Ha elogiato tante volte la Fiorentina per il possesso palla e altro. La loro difensiva è la fase più debole? E’ il primo big match? “Squadra forte con un allenatore forte, in una piazza non facile è stato bravo a convincere tutti. Giocano un buon calcio, di possesso palla e azioni finalizzate al gol: e quando vai a cercare di far gol è ovvio che un po’ ti scopri dietro. E’ un big match, ma ogni partita diventa difficile, basta guardare Samp-Milan di ieri: è un campionato livellato dove devi essere bravo a far vedere se c’è una differenza con gli altri”.
Sembra che la Roma alcune volte è meno efficace nell’ultimo passaggio. “Le partite le rivedo sempre e più di una volta. A Plzen la Roma ha dimostrato di non riuscire a gestire tutte le fasi della partita, momenti in cui la squadra ha fatto bene ci sono stati. E’ vero, scendiamo sotto la linea in cui dovremmo attenerci, in alcuni momenti, non riuscendo a riempire la partita con tutte le componenti che ci vogliono. Bisogna essere precisi nella semplicità: non riusciamo a trovare i passaggi facili (sembrano facili ma disorientano l’avversario!) per riempire quelle fasi di partita in cui si deve gestire con una ragnatela di scambi, è stata la chiave dell’anno scorso”.
Salah. Come la sta vivendo questa vigilia? Lui, riempie la partita? “Salah è una persona perfetta, ha sempre il sorriso sulle labbra. E’ rimasto attaccato alla piazza di Firenze, ma dentro la partita metterà tutta la sua qualità. Attacca di continuo la linea difensiva, sia con palla ai piedi che con palla in profondità, a differenza di Iturbe: sa sempre quello che deve fare, ha talento nel fare le cose e dunque sì, riempie la partita… anche se dovrebbe lottare un po’ di più, manca un po’ nel contrasto”.
Appena arrivato a Roma ha detto che questo era l’ambiente ideale. “Rimango della stessa idea. Se devo, mi deformo a fine anno, non ora. La squadra è forte, nei giocatori ci credo. Se si semina bene qualcosa poi nasce, e dobbiamo essere pronti a vedere e cogliere quello che nasce. Roma è l’ambiente ideale per lavorare, l’unica cosa è saper far nascere quell’entusiasmo che tira fuori quel qualcosa in più, quel carattere che a volte manca”.
La difesa: tanto lavoro da parte dello staff tecnico riguardo il pacchetto arretrato, ma ancora ci sono errori individuali. “E’ vero, abbiamo preso dei gol di troppo (ne abbiamo anche fatti, ma nessuno ne parla!). E’dovuto al nostro intento di andare di là a far gol. Ci dobbiamo preoccupare per come li abbiamo presi, questi gol. Mi viene in mente quello preso per errore di Jesus: non c’entra nulla con il lavoro che facciamo un questo senso, è piuttosto un problema di testa, di fiducia, di tranquillità. Queste banalità non c’entrano nulla con il repertorio dei nostri giocatori, sul colpo di testa Jesus è fortissimo”.
Nelle ultime tre partite ha riproposto, in attacco, la soluzione vincente dell’anno scorso. Poi, tutte e tre le volte, ha smembrato il tridente “leggero” e ha rimesso dentro il centravanti: gli avversari hanno capito il sistema? “Edin ti da la possibilità di fare altre scelte di gioco. Anzi, se l’ho lasciato fuori l’altra sera è proprio per tenerlo fresco in vista della Fiorentina. Una squadra forte deve avere diverse soluzione e noi vogliamo essere quel tipo di squadra: tutto passa attraverso la semplicità”.
Problema di continuità. Perché la Roma non è concentrata in tutti i momenti? Il portiere: Alisson in coppa e Szczesny in campionato? “E’ vero, non siamo sempre concentrati, ed è in questo che si deve migliorare, nel riuscire in quelle giocate semplici che alla fine danno un contributo invisibile ma essenziale all’intera partita. I portieri sono giocatori come gli altri, anche a un terzino farebbe comodo sapere se sia il titolare in coppa o in campionato”.
Totti dal primo minuto è possibile? La rosa è più competitiva di quella dell’anno scorso? “Totti può giocare dal primo minuto e la rosa è più forte, fino a fine anno sarà così”.
Totti le ha fatto cambiare idea giocando? Sulla squadra vuole cambiare qualcosa? “Francesco viene usato in maniera sbagliata e anche lui lo avverte. L’anno scorso sono arrivato, abbiamo parlato tranquillamente e poi abbiamo iniziato un tragitto. La squadra ha cominciato ha far bene e poi abbiamo continuato così. Io cerco degli altri riferimenti, voi usate Francesco per spaccare la Roma. L’allenatore non va bene, il direttore generale non va bene, chi lavora nella Roma non va bene. Non va bene nulla. Ci sarà qualcosa che vi va bene? Pallotta ha fatto uno spogliatoio nuovo vogliamo scriverlo? Francesco è un genio ma va gestito, lui mi deve aiutare a crescere degli altri riferimenti. L’anno scorso ci ha dato un contributo fondamentale per arrivare alla vittoria ma anche il resto della squadra. Francesco è straordinario ma se non riesce ad andare avanti senza di lui non vincerà mai niente. Il mio discorso è facile ma non va mischiato alla passione degli sportivi che è giusto che facciano quello che vogliono. Ne abbiamo parlato anche stamane, quando si è allenato prima della squadra per poi poter partecipare ai funerali della zia. Non ho niente contro di lui, anzi! Ho iniziato da quest’anno ad elogiarlo. Voi avete detto che sarà l’ultima stagione io no, per me non è così. Se io vi dico che smetto se non ho Francesco che fa il calciatore che mi dite? Che ce l’ho con lui? L’anno scorso l’ho utilizzato nel finale perché era giusto così e nessuno ha riconosciuto i meriti della squadra, tutti avete visto solo un giocatore”.