“Se l’allenatore non ti parla e non vuole che tu giochi, ti devi preoccupare perché se ne sta fregando di te, non ti vuole coinvolgere e non vuole che giochi. Mourinho è nato vincente, gli piace spingere tutti al limite ed è per questo che ha fatto quello che ha fatto in carriera”.
“È stata una sorpresa per molti di noi, c’era un’iniziale eccitazione. Sapevo che i media avrebbero costruito qualcosa sul nostro rapporto passato. Ma da un punto di vista personale, è una buona cosa il suo arrivo, perché ho già giocato con lui. Abbiamo vinto trofei insieme. Mi ha reso capitano nella finale di Coppa di Lega del 2017, avere la possibilità di giocare per qualcuno che conosci è una cosa buona, lui ha avuto un grande successo ed è determinato a vincere trofei a tutti i costi, è positivo. So che cosa grande sarebbe portare un trofeo al club. La storia di José mostra che il club ha scelto l’uomo perfetto per farlo”.
“Sapevo che avrei dovuto affrontarla. Lunedì molte persone erano molto rispettose perché sapevano che sarei stato deluso. Ma ora le cose si stanno sistemando. Spinazzola è arrivato in stampelle e mi ha un po’ preso in giro, fortunatamente ha tenuto via la sua medaglia”.
“Per larga parte delle ultime due stagioni, sono stato continuo. Ora bisogna avere la mentalità di riuscire a superare i momenti difficili, e forse non creiamo abbastanza occasioni per farlo, dobbiamo essere uniti. Dobbiamo trovare continuità. Speriamo che con José e il suo staff riusciremo a farlo. C’è una bella sensazione. Le fondamenta ci sono, bisogna lavorare tutti insieme”.
FONTE: BBC