L’altra sera hai conquistato lo scudetto della Lega Calcio a 8 insieme a una leggenda del calcio italiano come Francesco Totti: vedendolo da vicino, ritieni che fosse davvero arrivato il momento del ritiro o che avrebbe potuto continuare in Serie A come si dice ancora oggi?
“Non lo so questo, purtroppo quando si ha voglia di giocare – e lui ne aveva tanta – bisogna rispettarla. Forse la società aveva altri pensieri su di lui e quindi l’hanno fatto smettere. Io non lo avrei permesso perché giocatori come Totti e Buffon, alla fine, devono smettere quando hanno voglia di smettere. Perché sono giocatori che possono solo dare esperienza, qualità, far migliorare un giovane e tutto il resto. Certo, bisogna vedere però anche il pensiero di una società che magari in quel momento aveva fatto altre scelte”.
C’è un aneddoto, un episodio o una battuta di questi mesi con Totti che ti ricordi particolarmente? “No, ma Francesco è uno che parla poco, è molto riservato, non gli piace tanto parlare di cose diverse. Di battute ce ne sono state tante, non me ne viene in mente qualcuna. Mi ha impressionato la sua voglia di vincere nonostante fosse un calciotto e ci fosse un palio solo uno scudetto e niente di che, ma lui ha giocato pure quella partita per vincere perché è un campione e un campione vuole sempre vincere”. (…)
FONTE; Soccer Magazine