Zaniolo, spezzino doc e talento puro, domani con la sua Roma affronterà proprio quello Spezia che fu del papà Igor, che ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del match: “Nessun consiglio, non ne ha bisogno – dice Igor – mi sono solo raccomandato di non mancare di rispetto, ma l’ho fatto per un di più, perché lui alla Spezia è sempre legato e ha ancora tutti gli amici d’infanzia. È la sua città natale, quella dove è cresciuto. Nicolò non trascorre mai le vacanze a Dubai, preferisce restare in città con gli amici di piazzetta. Il suo buen retiro è qua, mai altrove“.
Igor, che partita sarà domani contro la Roma? “Molto difficile per entrambe le squadre, perché hanno bisogno di punti”.
Spezia e Roma un po’ in affanno, non crede? “Se devo essere sincero, lo Spezia lo seguo sempre e devo dire che non mi è piaciuto soltanto nell’ultima partita contro il Bologna. Ha la carica agonistica giusta della squadra che deve salvarsi. Pecca un po’ in costruzione, ma con Kiwior davanti alla difesa concede molto meno agli avversari. Credo comunque che Venezia, Genoa e Salernitana siano le candidate alla retrocessione”.
Sicuramente sarà sulle tribune del Picco? “No, domani resto a casa. Non me la sento. Provo una sensazione strana a vedere mio figlio giocare nello stesso stadio che è stato il mio”.
L’unico rammarico è che Nicolò abbia vestito un solo anno, da bambino, la maglia dello Spezia… “Quando lasciammo la Fiorentina aveva 17 anni e lo proponemmo proprio allo Spezia, ma i dirigenti dissero che erano già al completo e così arrivò l’Entella e poi l’Inter”.
FONTE: Il Secolo XIX