Quest’anno nella tua prima stagione in Serie A hai giocato appena 13 partite…
“E’ stato un peccato perché ho perso le partite più importanti della prima metà della stagione. Ora però sono felice di essere tornato, sono in forma e non vedo l’ora di giocare le prossime partite. Voglio chiudere bene la stagione. Qui mi piacciono il calcio e la vita. Voglio andare avanti così. Purtroppo non ho segnato molto, ma per me è più importante che la squadra porti a casa tre punti perché a fine stagione voglio vedere la Roma in alto in classifica. Poi fare più gol e assist è sempre un piacere. Se sei ottimista puoi cambiare ciò che ti sta attorno, ma se sei pessimista non cambierà mai nulla. Ci sono dei momenti, sia in campo che fuori, dove devi trovare la forza per ridere e goderti la vita perché non ruota tutto intorno a vittorie e sconfitte. Bisogna saper imparare e sapersi divertire ogni giorno in allenamento e in partita, così come nella vita. Voglio giocare il più possibile perché mi rimangono 6-7 anni di calcio, voglio godermi ogni singolo minuto sul campo di gioco”.
Chi era il tuo idolo da bambino? “Youri Djorkaeff era uno dei miei idoli della nazionale francese che giocava la Coppa del Mondo del 1998. Tifavo per lui perché era armeno e giocava per una delle migliori squadre d’Italia, l’Inter. Cercavo di copiare il modo in cui correva, come calciava la palla e come si muoveva in campo. Gli sono molto grato perché mi ha ispirato a diventare un calciatore”.
Mercoledì all’Olimpico arriva la Sampdoria di Ranieri… “Abbiamo perso punti importanti contro squadre più piccole ma giochiamo tutti a calcio e si sa che se incontri una cosiddetta più piccola non è detto che tu debba vincere. I molti giocatori nuovi non permettono di amalgamare subito la squadra, serve del tempo. Contro la Sampdoria non sarà una partita facile né per noi né per loro. E’ tutto nelle nostre mani, dobbiamo creare le occasioni giuste per vincere”.
FONTE: Youtube Lega Serie A