Il derby oggi vale come in passato?
“E’ una partita diversa, a nessuno fa piacere uscire il giorno dopo aver perso un derby e beccarti un vaffa in giro. E’ sempre una partita che questa città vive in un certo modo. Ne ho giocati tantissimi, senza pubblico adesso è tutta una situazione da verificare: per giocatori con meno personalità potrebbe essere un aiuto, si potrà giocare una partita un po’ più tranquilla. Oggi ci sono tanti stranieri, alcuni anche molto bravi: non si può pensare vivano in maniera viscerale il derby, ai miei tempi tra laziali e romanisti non ci guardavamo neppure in faccia il giorno della partita. In quei giorni chi era vestito come me era un fratello, gli altri nemici”.
Chi può essere l’uomo derby per la Roma? “Per personalità vado su Pedro, ha vinto tutto ed ha un’esperienza pazzesca, è abituato a queste gare e non si fa condizionare da niente e nessuno. Un altro abituato a palcoscenici differenti potrebbe essere Smalling”.
Un tuo giudizio sulla Roma attuale? Che derby ti aspetti? “Sta facendo bene, è in linea con i suoi obiettivi. La classifica lascia pensare anche che possa succedere qualcosa in più: la differenza rispetto agli altri anni è che i giallorossi fanno punti con le piccole, questo negli scorsi anni è stato il vero segreto della Juventus pluricampione. La Roma si presenta al derby con un vantaggio psicologico e la Lazio non sta facendo bene: i biancocelesti sono obbligati a vincere e dovranno dimostrare di avere la personalità per dominare il gioco. La Roma dovrà partire forte e far capire che per l’avversario non sarà una bella giornata: è più forte della Lazio e lo deve dimostrare”.
Che ne pensi di Karsdorp? “Ha ritrovato fiducia, gioca tranquillo ed è più sereno, anche a livello fisico sta bene e si sta ritagliando il suo spazio”.
FONTE: Centro Suono Sport