La sua Roma
“Nella mia Roma c’era grande unione, c’era sempre la frase giusta quando serviva. Il gruppo del primo Spalletti era una grande Squadra, eravamo 12-13, la differenza la faceva il nostro modo di giocare. Per noi andare a San Siro o Madrid era una passeggiata, ci divertivamo ovunque. Oggi il calcio, spogliatoi compresi, è molto superficiale. Francesco e Daniele ci hanno aiutato molto e nelle difficoltà ci aiutavamo ad alzarci sempre. Non giocai all’Emirates perché così decise Spalletti, se avessi protestato mi avrebbe dato una testata (ride, ndr)”.
La Roma di Pallotta “Quando sono andato via mi dissero che era ora di vincere. Invece si gioca sempre e solo per un posto in Champions League e mi dispiace. La Roma merita di più. Merita di vincere quel maledetto scudetto che io ho solo sfiorato”.
Hli scudetti sfiorati “Mi sono levato delle soddisfazioni alla Roma. Sono Sudamericano e arriavo nella Capitale d’Italia: cavolo volevo vincere. Ci sono andato vicino ma purtroppo la fortuna non ha girato dalla nostra. Abbiamo perso campionati con le squadre piccole”.
Su Fonseca “Paulo Fonseca mi piace, con poco sta facendo molto. All’inizio ero preoccupato e invece… Il suo gioco è coraggioso: impostare l’azione da dietro è pericoloso se non ha giocatori adatti. Se hai la qualità è giusto ed è anche più semplice. Fazio non può farlo, Smalling nemmeno. Mancini, che ho conosciuto alla Fiorentina, sa impostare e gli piace farlo”.
La sfida contro la Juve in Coppa Italia “Per me giocare contro la Juventus è sempre stato particolare, ricordo l’assist a Riise nel 2010, con un po’ di fortuna quella rincorsa sarebbe andata diversamente. I bianconeri non ti regalano niente, anche se oggi come gioco non è che si veda molto. A volte mi chiedo come vincano. La Coppa Italia è importante e le squadre che contano se la giocano sempre. La Juve non regala mai nulla, anche se poi clcisticamente quello che offrono come gioco ancora non si vede.”
Veretout? “Mi piace, anche per il mio passato alla Fiorentina. Cristante non è un regista, ha un altro ruolo, alla Perrotta. Si inserisce ruba tanti palloni e l’utilizzo in regia mi ha un pò spiazzato”.
Mancini “L’ho conosciuto che era un ragazzino alla Fiorentina. Era già alto, di fianco a me non ci vuole molto (ride ndr.)”.
Zaniolo “L’infortunio di Nicolò Zaniolo non mi è piaciuto tanto, noi romanisti abbiamo una sfortuna che non si capisce certe volte”.
FONTE: Rete Sport