SKY I difensori goleador possono essere un’arma in più?
“Come detto tante volte, noi difensori dobbiamo pensare a difendere poi i gol nostri aiutano sicuramente la squadra. Davanti abbiamo dei grandi giocatori che possono risolverla”.
Che intesa c’è tra te e Smalling? “L’intesa è forte. Ci alleniamo sempre anche con Juan Jesus e Fazio. Sapevamo che il Brescia lasciavano due attaccanti alti e che ce la potevamo giocare nell’uno contro uno senza paura”.
Che cosa hai provato quando hai segnato? “Una bellissima emozione. Lo cercavo da tanto, all’Olimpico, per questi tifosi e volevo sentire il mio nome”.
Il ruolo da centrocampista? “Quello del difensore lo sento più mio e a centrocampo siamo messi bene quindi è meglio che giochino i miei compagni”.
Un giocatore italiano bravo ha bisogno di trovare un allenatore che crede in lui? “Sicuramente noi giovani italiani stiamo giocando dall’anno scorso e ne vediamo di più in campo. Io ho avuto la fortuna di essere stato allenato da Gasperini e Fonseca che quando sono arrivato a Roma mi ha spiegato tante cose. All’inizio ho avuto delle difficoltà ma lavorando ogni giorno al massimo sto migliorando”.
Ti ispiri a Materazzi? “Marco per me è sempre stato un riferimento anche per il carisma e la personalità. è sempre stato un mio idolo”.
L’esperienza da centrocampista ti può aiutare come difensore? “Mi può aiutare nel palleggio e può solo che farmi migliorare. Non sono un centrocampista come gli altri, ho delle caratteristiche e le ho messe in mostra. Magari poi pecco in altre cose”.
ROMA TV Un gol da grande attaccante… “Magari può essere vero. Edin mi diceva di lasciare ma è uscito un pallonetto perfetto, è andata bene”.
Ci tenevate a non prendere gol… “Sì dobbiamo fare step sempre più importanti. Se non prendi gol oggi alla prossima sei ancora più decisi e duri. Non prendere gol era la ciliegina sulla torta. Questo è lo spirito, sempre combattere e lottare fino alla fine”.
Qual è il tuo ruolo preferito in questo momento? “In difesa mi trovo a mio agio, ci lavoro da 4/5 anni. A centrocampo giocavo da ragazzino. È un insieme di cose a centrocampo, la squadra mi aiutato a far bene. Era un’occasione importante, sapevo che mi avrebbe aiutato a gestir meglio il pallone. In difesa mi sento a mio agio ma gioco a centrocampo volentieri”.
Difficile passare dalla difesa a tre a quella a quattro? “Con Smalling mi trovo bene, come con tutti gli altri compagni di reparto, Fazio e Juan mi danno sempre consigli. Con Chris parliamo tanto in campo, siamo delle radio. Oggi sapevamo che gli attaccanti rimanevano alti e larghi. Il calcio è fatto di duelli: più ne vinci e più l’avversario gioca male. Per la difesa a quattro all’inizio ho trovato difficoltà ma lo sapevo. Il calcio di Gasperini è differente, ma con l’aiuto di tutti ho cercato di capire, ma devo fare ancora molto. Sbaglio ancora qualcosina ma è un percorso di crescita che sono contento di fare”.
Vi manca un po’ di aggressività in certe zone del campo? “No ma noi siamo aggressivi, il mister ce lo chiede. Oggi nel primo tempo andavamo a pressare ma senza intensità. Se uno riesce a farlo quando serve è importante. Dobbiamo migliorare, più recuperi palla vicino alla porta avversaria e più hai possibilità di segnare”.