“Qualche anno fa non usavo molto i social e la mia vita restava privata. Ma sono cresciuto. Soprattutto negli ultimi anni, penso di essere in un punto in cui posso usare piattaforme del genere per essere in grado di diffondere un messaggio positivo e dare l’esempio. Ho sondato il terreno con alcuni altri marchi, non solo nel settore dell’abbigliamento ma anche nel settore alimentare, o in qualsiasi campo che penso possa avere un impatto. Nel giro di pochi anni penso che sarò in grado di essere più coinvolto negli investimenti che faccio”.
Perchè ha cambiato stile di vita? “Sebbene la salute sia stata la prima ragione per cui ho iniziato a diventare vegano, è stato l’amore per gli animali a convincermi davvero. Da quando ho iniziato questo viaggio a base vegetale, penso che i miei occhi si siano aperti a molti ambiti. La produzione della pelle per me è una cosa barbara e comporta tanta crudeltà”.
Come ha vissuto una volta arrivato al successo? “Mia madre non ha mai navigato nel lusso, quindi molto di quello che ho guadagnato all’inizio l’ho utilizzato per darle una mano. Il fatto di essere nella posizione fortunata in cui mi trovo e avere una carriera avviata mi porta a dovermi assicurare di non prendere decisioni sbagliate. Se riesco a prendere decisioni intelligenti e avere un impatto sociale oltre che ad essere coinvolto nelle scelte che faccio, penso che sia l’ideale”.
E’ possibile che più calciatori investano consapevolmente il proprio denaro? “Sarebbe utile se i calciatori facessero tutti ragionamenti del genere, ma so che è difficile perchè alla fine da giocatore l’unica cosa a cui pensi è la prossima partita. Penso che sia importante essere circondati da persone che possono darti una buona guida e buoni consigli”.
Come si sta trovando nel campionato italiano? “Mi piace molto il calcio italiano e penso che sia adatto al mio gioco. Spero di arrivare a maggio e poter dire di aver avuto una buona stagione, che la squadra è andata bene e che abbiamo raggiunto un grande successo”.
Cosa pensa degli altri inglesi che giocano all’estero? “Non ci sono troppi giocatori inglesi che si avventurano all’estero. Si iniziano a vedere i giovani giocatori andare all’estero in prestito e avere un grande successo, ma penso che sia un peccato che più persone non si avventurino. Avere l’opportunità di vivere la Serie A in un grande club come la Roma era una possibilità troppo importante da rifiutare”.
Come ha preso il fatto di non essere convocato in Nazionale? “Devo concentrarmi su me stesso come ho fatto allo United e far bene qui. Gioco su palcoscenici importanti e se mostro il mio talento ed farò una grande stagione spero ancora di poter esser nuovamente convocato con l’Inghilterra. E’ un’ambizione che mi brucia dentro”.
FONTE: Forbes