Che la stagione di Leonardo Spinazzola sia, fino ad oggi, la migliore della sua carriera è sotto gli occhi di tutti. Una certezza confermata da lui stesso al termine di Bologna-Roma, con un piccolo segreto al suo interno: “Da gennaio scorso ho ringraziato il mancato acquisto (da parte dell’Inter, ndr) perché mi ha dato una carica ulteriore a livello psicologico e fisico. Ho cambiato il dentista che mi ha aiutato molto. Adesso gioco sempre e al 90′ posso ancora andare”.
Denti e prestazione fisica, un connubio particolare ma legato a doppi filo. Non a caso lo stesso Spinazzola ha voluto pubblicamente sottolineare come la cura utilizzata nell’ultimo anno dal suo dentista gli abbia cambiato la carriera. Addio ai tanti infortuni fisici che lo avevano limitato negli anni e una nuova tenuta muscolare riconquistata grazie ad un “bite”.
“Ammetto che non stavo guardando la televisione oggi pomeriggio, ma appena Leo ha parlato di me il cellulare ha iniziato a squillare. Gli avevo fatto un controllo al bite proprio due giorni fa”. Non una novità per chi da 25 anni lavora e cura calciatori e atleti professionisti, grazie anche ad una specializzazione nel rapporto tra dentatura e postura, che nel caso di atleti professionisti significa miglioramento della performance sportiva e prevenzione degli infortuni muscolari.
“Venne da me, consigliato dai tanti calciatori della Roma che ho in cura, chiedendo se ci fosse correlazione tra i tanti infortuni che subiva e i denti. Attraverso degli esami elettronici ho trovato questa alterazione posturale causata dai denti. Leo come tanti altri calciatori aveva un disturbo discendente, cioè la bocca creava un’alterazione della sua performance, un’alterazione della forza e una predisposizione agli infortuni muscolari. Tutti i suoi infortuni avuti in carriera arrivavano da una problematica dentale, nello specifico occlusale”.
“Da circa un anno lui porta un bite nell’arcata inferiore, un apparecchio trasparente che utilizza durante gli allenamenti, durante le partite e anche durante la notte e serve a cancellare il problema occlusale. Semplificando, il bite riallinea la muscolatura e ridà una simmetria e una sincronia muscolare. Soluzioni che in un paziente normale portano benessere, in un atleta professionista come Leonardo migliorano la performance e eliminano il rischio di infortuni muscolari”.
“Questo bite è un apparecchio che dovrà portare fino a che farà il calciatore. La sua problematica occlusale non è correggibile a 27 anni. Quindi fino a che farà l’atleta sarà obbligato a portarlo perchè la costanza della terapia è fondamentale”.
FONTE: gianlucadimarzio.com