Ricominciando a tornare nel mondo del calcio, cosa ti piacerebbe fare?
“Io ho intrapreso questa nuova avventura di cercare nuovi giovani, gli scouting. Purtroppo stando alla Roma non ho potuto fare, esprimermi come avrei voluto. Purtroppo c’è stato un ostacolo e non ne voglio più parlare. Ho preso questo percorso di trovare altre promesse. Altri Totti, altri Cannavaro e Buffon. L’occhio mi è rimasto”.
Quali altre qualità dovrebbe avere? “Le qualità più importanti sono la famiglia, quando ce l’hai dietro le spalle un giovane ha tante più possibilità rispetto ad un altro. poi devi essere bravo, devi avere passione e determinazione, tante cose che ti aiutano ad arrivare a quei livelli. Quando hai una famiglia che ti trasmette i valori principali hai tante possibilità”.
Un eccessivo benessere della famiglia può comportare minor voglia di riscatto? “Il problema dei bambini è la famiglia, perché ogni figlio è il migliore del mondo. Il rispetto che insegni ti può aiutare”.
Molti nel benessere quotidiano perdono quella rabbia, quella voglia di accettare la fatica per potersi riscattare da una situazione meno fortunata… “Nel calcio se non c’è fatica e voglia di emergere non fai niente. Nel calcio devi lasciare tante cose dei 14 anni, che non tornano più: la fidanzata, il motorino ecc… Quando sei piccolo o devono fartelo capire o sei direzionato in quell’obiettivo. Ce n’erano molti che potevano emergere, ma che non l’hanno fatto… Se dovessi incontrarne uno potrei direzionarlo, cercare di fargli prendere la strada che ho preso io. Lui però deve essere bravo a capire e a venirmi dietro. Poi ci deve essere armonia…”
Roma è una piazza particolare, non esigente, ma ha degli alti e bassi morali incredibili… È difficile per un ragazzino seguirli… “No è impossibile infatti è fondamentale avere qualcuno vicino, come una protezione”.
Quanto talento ha sprecato Cassano? “Tanto, per me si è espresso solo al 30%. Lui è il numero uno, tecnicamente è il compagno che mi ha fatto divertire di più. Noi giocavamo a occhi chiusi ma lui è un matto. Poi devi anche mettere i sottotitoli tipo Gomorra se ci fai una diretta”.
Che ne pensi di Barella? “Barella è forte, uno dei miei pupilli. L’avrei portato subito alla Roma ma non ci sono riuscito”.
Ora ti diverti a fare l’osservatore… “Si perché alla fine rimani nel mondo del calcio, continui a fare quello che ti pia”.
Il campionato della Lazio? “Stanno facendo un campionato che nessuno si sarebbe aspettato. Bisogna fare un plauso a Inzaghi e alla squadra. La sportività viene prima di tutto. Poi ci sono quei 3-4 giocatori che stanno facendo la differenza. Poi c’è Tare che è un grande direttore sportivo”.
Ti manca la Curva Sud? “Mi manca fino a un certo punto. Loro sono sempre con me, dovunque vado, quindi non mi manca mai”.
Salah vi ha abbandonato per andare a Liverpool? “Non ci ha abbandonato. La società aveva difficoltà economiche e doveva vendere qualcuno, lui aveva un buon mercato”.
Lo Stadio della Roma? “Sarà difficile. O cambiano location o non so se si farà…Ma non mettiamo il dito nella piaga”.
Come sta Zaniolo? “Sta recuperando, anche lui ha fatto un po’ di dirette e dice che il ginocchio sta bene. Non bisogna affrettare i tempi”.
Sei mai stato vicino a lasciare la Roma? “Si, nel 2004 stavo per accettare il Real Madrid. Poi famiglia e amici mi hanno .intortato’ e ho fatto la scelta giusta”.
Anche il Milan ti voleva? “Si c’è stato un momento in cui Galliani e Berlusconi avrebbero fatto carte false per avermi”.
Credi che Romagnoli possa diventare un Nesta o un Cannavaro? “E’ un buon giocatore, l’ho visto nella primavera della Roma. Ora è capitano del Milan quindi potrebbe diventarlo”.
Se andasse via Pallotta torneresti a Trigoria? “Mai dire mai…”
Saluti Florenzi? “Florenzi lo sento spesso, sta a Valencia. Dice che si trova bene sta in una città molto bella”.
FONTE: Instagram Totti / Bonolis