Francesca Costa
: “È un polverone dal quale non volevamo uscire in questo modo. Volevamo agire per vie legali sulle dichiarazioni della fantomatica zia. Nicolò non fa gossip e non ci interessa farlo sotto questi aspetti televisivi e giornalistici. Volevamo mantenere un’altra linea. Ma sentendo questa ulteriore uscita dei giornalisti non me la sono sentita di stare zitta. Soprattutto quando si dice che la famiglia non è vicina a Nicolò o che lo consiglia male. Sara è sempre stata trattata come una figlia, soprattutto da me. Non l’abbiamo cacciata di casa, vorrei che lei o chi per lei venisse da noi a dirci in faccia che abbiamo trattato la ragazza in questo modo”.
“Quando Nicolò ci ha scritto che stavano aspettando un bambino, siamo scesi a Roma. Lui lo sapeva da una decina di giorni, siamo corsi a Roma perché era disperato tra virgolette, era disperato. Discuteva con Sara perché in quei giorni ha capito di non essere più innamorato di lei e non voleva stare con questa ragazza. Quando siamo arrivati giù Sara era già pronta per andarsene con le borse, abbiamo parlato in un modo tranquillissimo”.
“Ha detto che sarebbe andata dal ginecologo, mi sono offerta di accompagnarla. Tra di loro la situazione era brutta, si erano lasciati e lui non se la sentiva di stare con lei. Le ho detto che sarei andata con lei dal medico. Quella sera le scrivo per organizzarci, lei mi ha detto di no e che sarebbe andata da loro. Ho messaggi anche io, le ho scritto di non volerla assillare e di chiamarmi una volta finita la visita. Mai più sentita. La sera dopo è venuta a prendersi le sue cose col padre e col fratello, ha preso i suoi effetti personali e poi è andata via. La cosa doveva rimanere a Nicolò perché deve continuare il suo lavoro, nessuno l’ha cacciata di casa. È lei che ha bloccato Nicolò, poi lui ha bloccato lei su Instagram, non è su queste cose che si basa un rapporto di un padre e una madre, non c’entra Instagram. Ma sarà il nervosismo del momento. Mio marito ha parlato col padre di Sara per sapere come stesse”.
“È vero che Sara ha abortito sette mesi fa, ci sono state delle situazioni non piacevoli. Si erano lasciati, ma Sara un mese prima che sapessimo che era incinta, mi ha detto: “Per fortuna che l’altra volta è andata così, Nicolò non è facile da gestire. Non eravamo ancora pronti”. Io per cinque mesi non ci sono stata, mio figlio si è reso conto che non riusciva ad andare d’accordo con lei e lei con lui. Lui ha un caratterino niente male, è impegnativo da gestire e anche lei. Hanno capito che non era giusto”.
2I primi messaggi tra lui e lei non li conosco, lei dice che lui era contento di avere un figlio. Ma penso sia stata l’euforia di un momento, altrimenti non ci chiama disperato chiedendoci di venire da Spezia. Si è accorto di una cosa più grossa di lui, ma questo non rinnega il fatto di preoccuparsene, di occuparsene e di dare l’affetto di un padre. Le responsabilità che vuole prendersi non sono quelle che dice la zia. È una cosa che due ragazzi non hanno gestito al meglio, ma se fosse successa a un ragazzo comune non avrebbe avuto questo clamore. Inveiscono tutti su una cosa: non abbiamo cambiato casa per scappare da Sara o avevamo paura di qualche sua presenza sotto casa. Sara, se parliamo di messaggi, ha gli sms di mio marito che le manda le foto della nuova casa chiedendole se poteva piacerle. Era il secondo infortunio in quella casa, per una questione di superstizione abbiamo cambiato. Come si è operato in Austria anziché a Roma. Sara sapeva benissimo, sarebbero dovuti andare loro a vivere lì. Poi tra loro è finita ma noi abbiamo cambiato lo stesso. Sono dichiarazioni false, non volevamo dirlo in maniera diretta ma volevamo andare per vie legali. Sono dichiarazioni anonime, questa è una zia che non so chi sia”.
Interviene il giornalista Gabriele Parpiglia
: Da quant’è che erano in crisi? “Che sappia io da qualche settimana ma non ero con loro da tempo”.
Era una crisi da rottura? “Non sono nella testa di mio figlio”.
Chi usa i social di suo figlio? “Mio figlio”.
Che foto ha postato il 5 dicembre Nicolò? “Si riferisce alla foto che ha scritto l’amore me l’hai fatto conoscere tu?”.
Sa quando era il 5 dicembre? Ed erano in crisi? “Io come posso intervenire in una cosa del genere?”.
Quando ascolto le parole voglio sentire se le persone si tradiscono, e lei si è tradita… “Lui mi dice che non ama più Sara…”
E il 5 dicembre dice una cosa del genere? “Probabilmente un ragazzo di 20 anni può anche scrivere certe cose. Perché non dice niente sul fatto che ci siamo nascosti da Sara quando ho detto che lei lo sapeva?”.
La risposta di Francesca Costa: “Che io sappia da qualche settimana. Il giorno preciso non lo so. Ai fini della storia mio figlio ha detto che non la amava più. Perché lei non dice che ha scritto una stupidata quando ha detto che ci siamo nascosti? Sara ha le foto della casa. Questo è gossip spicciolo, vuole uno scontro così. Lei verrà querelato, faccia pure gossip. Tutte le dichiarazioni di Nicolò sono state fatte in presenza del suo agente”.
Insterviene Vigorelli
(Procuratore di Zaniolo): “La storia di Nicolò e Sara è la storia di tanti ragazzi che a volte vivono storie d’amore veloci e magari superficiali. Questa fa clamore perché c’è Zaniolo che è un giocatore talentuoso e fa molta notizia. Le cose di cui sono a conoscenza sono cose che succedono nelle storie che si vengono a interrompere, quello che Nicolò ha esternato da subito quando stava diventando di dominio pubblico il discorso della maternità, è stato di uscire allo scoperto. La dichiarazione del 30 dicembre è frutto di un lavoro di team, ci siamo confrontati e lui ha voluto esternare il suo sentimento verso questa questione”.
“Siamo caduti nel cattivo gusto, gradirei che certe cose restassero tra le famiglie, col buon senso di entrambi troveranno una soluzioni. Non vorrei arrivare a toni che non mi competono e ai quali non sono abituato a scendere. Le colpe se ci sono e ci saranno andranno condivise. È stato un amore tra due ragazzi forse immaturi, il resto deve restare nel privato. Le famiglie risolveranno tutto. Negli occhi di Nicolò ho visto sconforto, amarezza, spavento. La situazione gli è sfuggita di mano, ma ha voluto dimostrare che lui c’è e qualsiasi cosa sarà al fianco di Sara”.
“Mi hanno fatto piacere le parole di Fonseca, lui ora deve tornare a pensare al calcio. I social sono un male necessario, facciamo gli agenti con atleti importanti e quello dei social è un tema da gestire bene. Irritazione della Roma? Non ho ricevuto nessuna chiamata, anzi vicinanza e sostegno dalla dirigenza della Roma. Non ho informazioni diverse. Come si gestisce un giocatore così? Creandogli un team intorno che gli permetta di fidarsi di chi ha vicino. Lavoriamo tutti per valorizzare il suo grande talento riconosciuto non solo in Italia ma in tutto il mondo. Piano piano deve diventare più uomo: vive questa popolarità in maniera un po’ immatura”.
“Per proteggere Nicolò è da creare intorno un team di lavoro che deve permettere di fidarsi delle persone che ha vicino. Perché si lavora tutti per valorizzare quello che fa lui in campo e che ha questo grande talento riconosciuto non solo in Italia ma in tutto il mondo. Nonostante non stia giocando riceviamo sollecitazioni da sponsor. Deve cominciare a diventare un po’ più uomo, ma ci sta. Col tempo e con l’aiuto di tutti riusciremo. Questi ragazzi sono come il miele, tutti arrivano e vogliono cercare di ottenere qualcosa”.
FONTE: Radio Radio