Tra i calciatori di rientro alla base dopo un anno in prestito c’è anche Bryan Reynolds. Come raccontato nei mesi scorsi, le ottime prestazioni del calciatore statunitense in Belgio hanno attirato l’interesse di diversi club internazionali su un giocatore che la Roma prelevò due anni e mezzo fa dall’MLS ma che poi nella capitale è stato bocciato, poichè ritenuto troppo acerbo sia da Fonseca che da Mourinho.
A margine della sfida a Rotterdam contro il Feyenoord – potenzialmente interessato a Reynolds ma prima dovrebbe cedere in quel ruolo Pedersen – il manager del giocatore ha incontrato Tiago Pinto per fare un punto della situazione sul futuro del ragazzo.
L’opzione Westerlo e quindi una permanenza in Belgio era ritenuta soddisfacente da entrambe le parti, considerata la necessità per Reynolds di continuare il proprio percorso di crescita, in una realtà che gli ha dato grande fiducia sin dall’inizio. Qualche giorno fa però Pinto ha deciso di rifiutare l’offerta al ribasso del Westerlo pari a 3 milioni di euro. Il club belga infatti, pur avendo un diritto di riscatto a 7 milioni, ha deciso di abbassare la propria proposta.
La società giallorossa è convinta di poter ottenere di più dalla sua cessione: in sostanza una cifra che si avvicini il più possibile proprio ai quei 7 milioni spesi (esclusi bonus non maturati) per il suo acquisto. Dialoghi aperti tra Pinto e Reynolds: si cerca una soluzione condivisa. Venerdì scorso, in una call, Pinto ha parlato direttamente con Reynolds per spiegargli il punto di vista del club.
Al momento l’opzione Westerlo non risulta più praticabile, perchè il club belga non ha alcuna intenzione di alzare l’offerta. Sono tre le società straniere interessate al ragazzo: lo Sturm Graz in Austria, il West Ham e lo Sparta Praga. Sarà comunque presa una decisione condivisa con il calciatore e i suoi agenti nelle prossime settimane, considerati gli ottimi rapporti che intercorrono tra le parti.
Non è da escludere che la Roma, qualora non rintracci offerte soddisfacenti, valuti l’opportunità di cedere nuovamente in prestito il calciatore con un diritto di riscatto più alto rispetto a quello fissato col Westerlo, che potrebbe diventare obbligo al verificarsi di alcune condizioni sportive.
FONTE: Retesport
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