Il difensore giallrosso, Elena Linari, ha parlato al termine di Roma-Juventus. la giocatrice ha analizzato la sconfitta subita al Tre Fontane.
MIXED ZONE Te e Wenninger facevate le mediane, correndo però qualche rischio. Era l’atteggiamento corretto? “Questo è il nostro atteggiamente, difendiamo attaccando. Questa è la mentalità del coach. Sapevamo di essere stanche come lo erano loro. In realtà, non siamo state alte come quanto dovevamo, forse dovevamo pressarle di più per metterle in difficoltà, si è visto nel secondo tempo. Infatti, nei primi 5 minuti di entrambi i tempi abbiamo segnato. Purtroppo poi qualcosa si è spento, la stanchezza si è fatta sentire, ma non è un alibi”.
Come si supera psicologicamente questa sconfitta? “Ricordiamoci che siamo prime, sapevamo che oggi non si determinava niente perché il campionato è lungo. Ovviamente, non siamo contente. C’è rammarico e dispiacere per non aver visto la vera Roma, che è spumeggiante e vuole imporre il proprio gioco. Credo che la stanchezza si sia fatta sentire, ma non deve essere un alibi. Dobbiamo riflettere e analizzare gli errori per ripartire”.
L’applauso del pubblico? “Pazzesco l’affetto che i tifosi ci stanno dimostrando, oggi sono stati fantastici, hanno riempito lo stadio. Dobbiamo renderli più orgogliosi, dobbiamo fare un passo avanti. Queste partite le stiamo affrontando in Champions League, ma sembra che contro la Juventus abbiamo questo timore reverenziale e non riusciamo ad esprimerci. Siamo ancora prime, adesso testa alla Champions per queste due ultime partite che rimangono”.
Con molte siete compagne in Nazionale, ma Roma-Juventus non è mai una gara normale. “Il campo è il campo. Ognuno difende i propri colori, poi con la Nazionale difendiamo il tricolore compattandoci. C’è sempre rispetto nei loro confronti e forse è arrivato il momento di avere degli arbitri che riescano a gestire la pressione, per evitare queste situazioni”.
Adesso serve compattezza? “Siamo ancora prime, ma ci dispiace aver perso una gara contro la Juventus che non meritavamo. C’è da fare i complimenti a loro, forse c’è ancora questo timore reverenziale contro la Juventus che non ci permette di esprimerci al meglio. Dobbiamo analizzare queste situazioni, perché giocando possiamo mettere in difficoltà chiunque. Ogni tanto qualche sberla fa bene, per tornare umili e per continuare fino al nostro grande obiettivo”.
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FONTE: Redazione Tuttoasroma