L’allenatore della Roma, Gian Piero Gasperini, al termine della partita contro il Sassuolo, ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo:
DAZN È una Roma da primo posto: siete lì e avete ancora la miglior difesa del campionato. Quanto è soddisfatto? “Molto soddisfatto della posizione in classifica e della partita di oggi. Il Sassuolo sta facendo bene, abbiamo interpretato la gara nel modo migliore dopo due sconfitte consecutive. C’è stata un’ottima reazione dopo il pesante ko contro il Viktoria Plzen”.
La mossa tattica di Cristante trequartista, nel senso di andare a prendere Matic, limitarlo molto e poi arrivare alla conclusione che ha portato al gol di Dybala: è stata una scelta un po’ “alla Pašalić” dei tempi dell’Atalanta, anche perché lo conoscevi bene. E poi, con le difficoltà degli attaccanti, si può dire che il tuo centravanti è Dybala? “Io non ho mai avuto dubbi sul centravanti. Dybala è un attaccante, è straordinario. Può giocare da prima e da seconda punta. Ci sono delle caratteristiche che vanno sfruttate. Pasalic ha fatto più di 50 gol in quella posizione, ma Cristante ne fece 12/13 con me e non ha perso l’abitudine. È un giocatore maturato e completo sotto tutti gli aspetti, ci sta dando una grande mano”.
Restiamo sull’attacco: oggi è soddisfatto di come la sua squadra ha occupato le zone offensive? E ci dice anche due parole su Dovbyk? A un certo punto l’abbiamo vista arrabbiata, chiedeva all’ucraino di stare più largo o di venire più incontro. Cosa possiamo trarre dalla sua partita di oggi? “Oggi avevamo bisogno di tenere gli attaccanti un po’ più aperti per sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti, che potevano trovarli anche centralmente. Dovbyk è entrato comunque bene, ha fatto vedere come sprinta: la sua condizione fisica è molto buona. Io lavoro su tutti, cerco di migliorare ogni giocatore. Ha dato anche una bella palla a Wesley, su cui si poteva fare gol. Sono entrati bene tutti. È chiaro che in attacco sto cercando di trovare soluzioni, perché finora è stato il reparto meno prolifico della squadra, nonostante la classifica sia comunque ottima. Ma vogliamo migliorare. Facciamo degli esperimenti durante le partite: Dybala è stato fuori diverse giornate, Bailey oggi ha fatto la sua prima da titolare, con gli altri abbiamo provato varie combinazioni. Stiamo cercando le soluzioni migliori. Il fatto di giocare tante partite ci aiuta: a volte non otteniamo subito i risultati che vogliamo, ma ci arriviamo”.
Le chiedo anche, umanamente, com’è essere tornato davanti a tutti in campionato. E poi, per consolidare questo primato, tornare a vincere in casa è una priorità per la sua Roma?
“Sì, è una priorità assoluta, perché è davvero un peccato per i nostri tifosi regalar loro così tante sconfitte in poche partite. Giochiamo in uno stadio sempre pieno, con tanta passione alle spalle, e vorremmo offrire partite belle e giocate bene. Oddio, non tutte le gare in casa sono state negative come prestazioni — con l’Inter, ad esempio, abbiamo giocato bene, e in altre siamo stati anche un po’ sfortunati — ma quella di giovedì era una partita che non dovevamo perdere. Questa vittoria ci permette di recuperare un po’. Ora mercoledì rigiochiamo in casa: dobbiamo stare attenti, perché evidentemente in casa abbiamo delle caratteristiche che a volte ci portano a sbattere contro il muro e poi a subire gol. Dobbiamo essere più efficaci”.
CONFERENZA STAMPA Una Roma viva sotto il profilo della produzione offensiva: 8 tiri nello specchio. Questo anche per la sua scelta tattica di inserire un centrocampista in più come Cristante con davanti Dybala e Bailey? “Sono alla ricerca di soluzioni, lo posso fare giocando perché Bailey è entrato la scorsa settimana e Dybala è stato fuori a lungo ed è da un paio di settimane con noi. Sono due giocatori di qualità, ma sono entrati anche Soulé e Dovbyk. Ferguson aveva un problema alla caviglia. Ci sono tutti gli altri. Dobbiamo sicuramente cercare delle soluzioni a seconda delle partite perché giochiamo parecchio. Forse Dybala poteva stare in campo anche oggi a dimostrazione che ha recuperato molto bene dall’altra sera, ma ho preferito toglierlo perché giochiamo mercoledì. Soprattutto gli attaccanti devono essere sempre molto freschi: quando giocano 60-70 minuti recuperano bene anche a distanza ravvicinata, quando iniziano a fare 90 minuti per 2-3 partite di fila è un po’ più un rischio. Ma stiamo provando questa gestione. Dobbiamo trovare soluzioni per essere più efficaci e rendere la squadra competitiva e più forte. Per il resto siamo solidi”.
Dybala? El Aynaoui ha corso più di tutti… “Neil ha queste caratteristiche in tutte le partite e in tutti gli allenamenti, è una sua qualità e so benissimo quello che può dare sotto questo aspetto. Dybala è un attaccante straordinario, è da 15 gol senza rigori perché se gioca vicino all’area ha tiro e dribbling, ha visione di gioco e talento. Deve pensare di fare la miglior stagione in assoluto anche come numero di gol. Quello che conta per gli attaccanti è quello. In più in certi momenti, come nel secondo tempo quando siamo in difficoltà, ci aiuta a uscire e nei disimpegni. Ma penso che debba fare tanti gol”.
Come si vive la vetta della classifica? “Con i piedi per terra. Siamo molto contenti per questo primo posto, 8 partite non sono tante ma rappresentano una piccola striscia di campionato. Un po’ di significato ce l’ha. Lo viviamo con i piedi piantati, dato che prima di questa partita venivamo da due sconfitte consecutive e ora siamo primi in classifica. In Europa League abbiamo fatto un po’ di macello, dobbiamo cercare di recuperare. In campionato siamo lì, ora pensiamo al Parma. In casa abbiamo fatto diverse sconfitte e ci dispiace perché giochiamo sempre davanti a uno stadio pieno e ricco di entusiasmo. Vogliamo regalare buone prestazioni e risultati ai tifosi, ma in certe partite siamo stati troppo sterili e alla fine abbiamo preso gol. Contro l’Inter abbiamo giocato bene, magari non meritavamo di perdere. Se i tifosi ci aspettano noi piano piano cercheremo di porre rimedio a questa situazione”.
L’intelligenza e l’importanza di Cristante? Come nasce la mossa su Matic? “Otto anni fa Cristante fece 13 gol con l’Atalanta e in Europa League fece un gol straordinario qui al Mapei contro l’Everton. In campionato segnò più di tanti attaccanti. Lui sa giocare in quella zona, anche se sono passati 8 anni. Lui è maturato, conosce il gioco e i tempi. Nessun allenatore rinuncia a lui e in quella posizione ha fatto tanti gol. Non era mia intenzione impiegarlo finora in quel ruolo, ma sto provando soluzioni in attacco e lì avevo una garanzia. Ha funzionato e sono contento, se non funziona te ne dicono di tutti i colori e che fai confusione. Ma io devo avere la possibilità di provare per riuscire a fare qualcosa di meglio”.
Il dato del rendimento in trasferta è impressionante con 5 vittorie in 5 partite, si può migliorare ancora su questo aspetto? Si aspettava una squadra così pronta? “Bisogna sempre giocare prima, poi evidentemente noi abbiamo delle caratteristiche con cui ci sposiamo meglio quando la partita è un po’ più aperta. Quando troviamo delle squadre un po’ più chiuse finiamo per essere poco efficaci e per poi magari subire il gol con cui perdiamo la partita, come ci è successo e questa è una cosa evidente. Poi però è anche evidente che in casa non puoi avere la certezza di arrivare lì e fare muro. Io preferisco sempre giocare contro i muri che contro quelli che ti mettono sotto, però è chiaro che dobbiamo trovare delle soluzioni per le partite casalinghe per non perderle. Perché in alcune c’è stata sfortuna, però in altre…”.
Appare più sereno e rilassato rispetto al film della sua partita, c’è più margine di miglioramento a livello tattico o dal punto di vista tecnico? Visto che tutti pensano al 4° posto e nessuno pensa allo scudetto, magari ci pensa lei… “No, non penso proprio a niente. L’ho detto e ribadito: non è questo momento di pensare alla classifica. Non credo neanche sotto l’aspetto tecnico, se siamo questi probabilmente non basta ma se riusciamo a crescere c’è un campionato molto equilibrato con tante squadre forti. Non andiamo in Europa per diritto divino perché abbiamo lo stadio pieno, dobbiamo avere anche la squadra adatta per arrivarci. Stiamo cercando di costruire, spero di farlo subito quest’anno perché non ho voglia di perdere tanto tempo a pensare agli anni successivi. Ma sicuramente abbiamo dei margini, abbiamo fame e lavoriamo per questo. Il fatto che sono arrivati questi risultati è un segnale. Il fatto che in panchina mi agito in questo momento è perché vorrei fare di più, non tanto sul piano tattico perché siamo abbastanza evoluti: giochiamo con tre attaccanti, con uno dietro altri due, a volte passiamo a 4, a volte spostiamo i giocatori da destra a sinistra come è successo anche oggi con Wesley che sta venendo fuori molto bene, per questo bisogna stare attenti a dare giudizi sui giovani e bisogna aspettare un pochino. Stiamo continuando a lavorare, dobbiamo crescere indubbiamente sul piano della personalità, su come muovere palla e giocare anche da dietro”.
Come funziona la sua collaborazione con Ranieri? “Non lo vedo mai (ride, ndr). Spero sia contento, è lui che ha cambiato vita perché io continuo a fare l’allenatore (ride, ndr). Non è vero che non lo vedo mai, soprattutto durante la settimana è presente. A volte mi dice ‘guarda che non vengo negli spogliatoi, soprattutto all’Olimpico, per non creare problemi’, ma per me può venire tranquillamente. È una persona corretta, è sempre molto vicino alla squadra. Poi io ho i mie tempi e gli allenamenti. Spero che stia bene perché ha tanto tempo in più rispetto a prima”.
ROMA TV “Ci godiamo questo risultato, questa posizione in classifica. Dopo nove giornate non è tantissimo, però non è neanche poco. Nove giornate è quasi un quarto di campionato. Se abbiamo fatto questi punti qualche merito l’avremo. Oggi in certi momenti abbiamo fatto anche una buona partita sotto aspetto tecnico e anche sotto aspetto delle occasioni create. Poi le partite sono tutte difficili, sono tutte dure. Basta vedere i risultati e quindi dobbiamo essere pronti a un campionato molto equilibrato dove vedo che tutte quante fanno fatica, ma se ci aspettano noi possiamo migliorarci”.
Oggi chi è entrato ha mantenuto addirittura alzato il livello, questo è stato molto importante… “Questo è un gruppo molto sano e molto solido. Non permetterò mai che venga criticato sotto l’aspetto del comportamento, sotto l’aspetto dei risultati della partita. Qualche volta abbiamo anche qualche difficoltà e lo dobbiamo accettare. Però questi sono ragazzi giusti”.
FONTE: DAZN / Redazione Tuttoasroma – dall’inviato R. Molinari











