SKY È mancata cattiveria davanti?
“Difficile dire cattiveria, per me la storia è il nostro gioco offensivo. Abbiamo creato tante occasioni, siamo arrivati in posizione super pericolosa ma non riesci a fare cross o l’ultimo gol, abbiamo avuto una facilità tremenda ad arrivare là davanti. I due attaccanti si sono mossi bene, parte della storia del match è il nostro gioco offensivo ed è difficile commentare il fatto che abbiamo fatto solo 2 gol. C’è una storia più piccola poi, subìto il primo gol su palla inattiva, poi il terzo gol è un’interpretazione negativa del fuorigioco che non ci è riuscito. C’è la storia più piccola, che poi diventa importante che è il secondo gol del Venezia… Devo proteggere me stesso e devo rimanere con le mie sensazioni e non dire niente”.
Si riferisce all’arbitro? “Potrei anche parlare dei calciatori che andavano ammoniti per falli tattici, abbiamo avuto tante occasioni per fare il 3-1, la più evidente quella di El Shaarawy, però la realtà è che stiamo 2-1 e in controllo e poi quello che è successo… non voglio dire niente più, preferisco dire solo che è stato un momento molto importante per la partita”.
Non riesce a dare equilibrio alla squadra… “Questa è la tua opinione. Devo dare ambizione e motivazione non solo a me stesso, ma anche ai giocatori. Non significa che siamo da quarto posto se vogliamo arrivare quarti, non ho mai detto che eravamo da quarto posto però continuerò a dire che il quarto posto è il nostro obiettivo. Per qualche ragione, siamo sesti/settimi e lo sforzo della società questa estate è stato un mercato più reattivo, non penso che questa rosa sia meglio dell’anno scorso, abbiamo perso giocatori di esperienza. I due terzini in panchina erano Reynolds e Tripi, uno è della Primavera e l’altro ha fatto 2-3 partite in Serie A. Bruno Peres sarebbe utile, Jesus sarebbe utile, il mercato è stato di reazione, mi sono allineato con la società e il direttore. Il portiere è stata una scelta iniziale che ho detto io, poi un terzino è stato di reazione perché abbiamo perso Spinazzola, così Abraham è stato un acquisto di reazione. Non possiamo pensare ad obiettivi chiari, ho tre anni di tempo per lavorare e questa può anche essere una stagione così, ma per me è importante per capire qualcosa che quelli prima di me non avevano capito, ora capisco di più rispetto a uno-due mesi fa. Le squadre si costruiscono in una certa maniera, se non hai soluzioni in più ruoli devi diventare reattivo. Al di là di una partita sufficiente per vincere, abbiamo avuto difficoltà nella costruzione della squadra, Karsdorp è stato ammonito… al Milan se esce Kjaer entra Romagnoli, nell’Inter c’è Dumfries al posto di Darmian. Noi siamo in costruzione e la nostra motivazione sarà sempre il quarto posto finché è possibile, dobbiamo mettere un target e si deve sempre mettere un target al di là del proprio potenziale. Ci sono delle cose che sono nascoste negli anni e un giorno le capirò”.
DAZN Perché la sconfitta?
“Per me si può dividere la storia della partita tra il dominio del nostro calcio offensivo e le tanti occasioni create non finalizzate. Due gol per una squadra che ha avuto così tante occasioni sono pochi, con più qualità tecnica e decisioni si potevano fare senza problemi 4-5 gol. Si possono aggiungere alla storia della partita il primo e il terzo gol concesso. il primo su palla inattiva, preso dopo pochi minuti su un aspetto su chi lavoriamo, e il terzo per aver rischiato un fuorigioco. E’ il momento che devo essere emozionalmente controllato, iniziamo la ripresa con un obiettivo chiaro, che era quello di chiudere la partita, abbiamo avuto le opportunità per farlo. Il loro secondo gol ha cambiato la partita. Purtroppo sono qui a parlare, l’arbitro e il VAR non sono qui… La vita è così, dobbiamo digerire e soffrire, perchè gente che lavora come noi soffre quando si perde.”.
Cosa la fa arrabbiare? Il fischio sul rigore del Venezia, cosa non la convince?“Non ne voglio parlare. Le regole sono fatte da chi non ha mai giocato a calcio, poi c’è l’interpretazione della regola e poi c’è la valutazione del dubbio. A fine stagione si tirano le somme con un punto di equilibrio negli errori arbitrali, ma adesso non è così. Meglio stare zitto”.
La squadra deve subire gol per avere una reazione? “Difficile essere d’accordo con te. Dopo l’1-0 abbiamo reagito subito, il rigore e alcune occasioni. Loro hanno avuto solo un contropiede. Abbiamo avuto controllo, dominio e occasioni. Il primo gol non ha cambiato tanto nei primi minuti. Il nostro obiettivo era chiaro, lo si può vedere anche nel secondo tempo, abbiamo sbagliato un gol con El Shaarawy”.
Quindi lei è soddisfatto della Roma? “No, abbiamo dei problemi, ma quando si costruisce una squadra bisogna partire da un modello di gioco. Quando una squadra è squilibrata, perdi vari giocatori tra infortuni e cartellini ci si deve inventare delle soluzioni. Non abbiamo 2 giocatori per posizione, le altre sì. La rosa ha delle limitazioni e non è una critica alla mia società, sappiamo i lavori fatti in estate per pulire situazioni insperate. Non è la stagione per pensare in grande, però devo elevare l’ambizione e le motivazioni della squadra. Finché non c’è la matematica dobbiamo pensare al quarto posto”.
CONFERENZA STAMPA Come spiegate la sconfitta? Nel primo tempo si era messa bene, poi le occasioni per fare il terzo gol ed il ritorno del Venezia…
“Hai detto tutto bene, ma ti sei dimenticato qualcosa. O forse te lo ricordi ma non ne vuoi parlare. Hai fatto la storia della partita ma ad un certo punto ti sei fermato. Sulla storia della partita sono d’accordo con te, siamo arrivati 1-2 all’intervallo e per 10-15 minuti abbiamo avuto tante tante opportunità di segnare il terzo. Rimane negli occhi quella di El Shaarawy che non capisco come non sia entrata. Poi abbiamo avuto tante mezze opportunità, abbiamo dominato nella zona offensiva, loro non sono riusciti a controllare nè il gioco interno nè quello esterno, e in quel momento la partita poteva finire 1-3, 1-4 o 1-5, non potevo pensare ad un altro esito. Dopo c’è il 2-2 che o va al di là della mia comprensione, o va al di là della mia possibilità di esprimere ciò che penso. Mi devo proteggere e posso semplicemente dire che quello che è successo va al di là della mia comprensione. Dopo il 2-2 abbiamo avuto opportunità e doppie opportunità, così come dopo il 3-2, fino quasi all’ultimo secondo. In questa partita offensivamente abbiamo fatto un calcio entusiasmante, vibrante, con opportunità e gioco, con 2 errori difensivi in occasione dei loro gol e qualche altro errore ma dopo il 3-2, che è un momento della partita in cui la squadra era in difficoltà emotiva. Tutto qui, il 2-2 è un enigma che si accumula a tutto quello che sta succedendo”.
Al di là delle palle gol create ne avete concesse tante al Venezia… Quando? Quando? Se stai perdendo o rischi o non rischi. Il primo gol è una palla inattiva e ci abbiamo lavorato anche ieri. È difficile per me scaricare la colpa su chi ha sbagliato. Sul secondo gol non c’è storia. Nel primo tempo hanno avuto opportunità in contropiede con Okereke, marcato da un giocatore meno veloce, Mancini. Sulle qualità fisiche non si discute. Nel secondo tempo tante opportunità di fare il terzo, loro niente. Sul 2-2 giochi diversamente. Magari hai giocato a calcio a bassi livelli, o forse no. Chi ha giocato sa che è difficile giocare in quella situazione emotiva. È una squadra frustrata, che sa perfettamente che poteva vincere e che poi subisce il pareggio. E si sente. Così come si sente quando un giocatore fa 2 falli tattici subito e non prende il giallo. Si sente subito, dentro e fuori. Quello che è successo dopo con il palo di Henry… Anche noi abbiamo preso un palo e avuto opportunità. Abbiamo finito la partita in modo squilibrato ovviamente, con tanta gente offensiva. Ma questa è gente che vuole vincere e che non ha paura. Per me perdere 3 o 4-2 non fa differenza”.
Zanetti è riuscito a metterla in difficoltà con una mossa… !Non sono d’accordo. Oggi non mi ha messo in difficoltà”.
FONTE: DAZN / Sky / Redazione Tuttoasroma