Una parte dei presidenti cerca di chiudere in fretta, magari già domani, il contratto dei diritti tv domestici dal 2021 al 2024, ma intanto il calcio sta preparando la rivoluzione. L’Uefa ha presentato alle Federazioni una bozza della nuova Champions che andrebbe in vigore appunto dal 2024. Le squadre dovrebbero passare da 32 a 36, dalle attuali sei partite dei gironi si arriverà a dieci. Per 32 delle 36 partecipanti il metodo di ingresso dovrebbe restare quello odierno: per le altre quattro si potrebbe tener conto del ranking storico.
Le squadre sarebbero divise in quattro fasce: le prime otto andrebbero direttamente agli ottavi, poi spareggi dal nono al 24° posto per decidere le altre otto qualificate. Le ultime finirebbero in Europa League. Le partite attuali sono 125: dal 2024 sarebbero 225, con un aumento dell’80 per cento. E chiaramente ci sarebbe un grosso interesse delle tv.
Il progetto, come detto, è stato fatto vedere dall’Uefa alle Federazioni nazionali. La Figc non è contraria, per Gravina non si tratta di una Superlega (anche se un po’ gli assomiglia…) e poi ha avuto garanzie da Ceferin che i weekend sarebbero sempre riservati ai campionati nazionali. Le Coppe europee extralarge occuperebbero tutta la settimana.
Il problema che sorge subito è quello delle date, con 225 gare di Champions il calendario sarebbe ancora più compresso (già adesso si fa fatica a trovare uno spazio per recuperare Juve-Napoli…) e vanno trovate altre 4-5 “finestre” in più rispetto ad oggi. Di ridurre la serie A da 20 a 18 pare utopistico: i presidenti non ne vogliono sapere e Gravina, a differenza di qualche suo predecessore forse troppo ottimista, questo tasto preferisce solo sfiorarlo.
Per recuperare un po’ di spazio si sta pensando semmai di modificare il format della Coppa Italia (che rende 35 milioni di diritti tv alla Lega): le gare degli ottavi e dei quarti verrebbero giocare tutte in una settimana e non più “spalmate” in due come adesso per esigenze tv.
Inoltre ci sarebbero solo incontri ad eliminazione diretta mentre attualmente le semifinali sono ad andata e ritorno. Insomma, la Coppa Italia sarebbe un po’ sacrificata per lasciare spazio all’Europa: ma bisogna anche tenere conto che i grossi club spingono tutti in quella direzione. Opporsi, è sempre più complicato. (…
FONTE: Repubblica.it