A Christian Eriksen verrà impiantato un defibrillatore cardiaco sottocutaneo, dispositivo che gli permetterà di svolgere una vita normale ma – forse – di non tornare su un campo da calcio. Almeno nell’immediato e non in Italia, dove secondo diversi esperti non potrà ottenere l’idoneità. Il giocatore, che ha avuto un malore in campo sabato durante Danimarca-Finlandia, «ha accettato la soluzione suggerita da specialisti nazionali e internazionali».
L’apparecchio ICD, spiega la federcalcio danese, è ritenuto «uno strumento necessario» per disturbi del ritmo cardiaco. L’operazione a cui si sottoporrà il centrocampista dell’Inter complica i piani di rientro su un rettangolo verde. Anche se in Europa c’è un caso simile a quello del danese. Daley Blind, ex compagno di Eriksen ai tempi dell’Ajax, gioca regolarmente con un impianto simile, anche in nazionale.
Il calciatore olandese tuttavia nell’agosto 2020 ha vissuto attimi di paura quando il defibrillatore si è momentaneamente disattivato. Le normative in Italia però sono più severe. E sarà anche importante capire se l’apparecchio impiantato a Eriksen verrà rimosso tra qualche settimana o sarà permanente.
FONTE: Il Tempo