“Il mio adattamento a Roma è stato molto fluido. Ho avuto un buon allenatore e assistenti che mi hanno preparato bene. Per comunicare con i miei compagni ho usato un po’ l’inglese con gli stranieri e di più l’italiano con i connazionali. Le grandi differenze sono che il calcio italiano richiede più tecnica e qualità in campo, mentre in Brasile c’è maggiore velocità, abilità e forza fisica. Quali atleti mi hanno sorpreso di più? De Rossi, Dzeko e Florenzi: sono degli esempi che mostrano che bisogna usare il tempo per lavorare seriamente. Non per niente sono stati tre capitani della Roma. Ho buoni rapporti con Fuzato e Juan Jesus. Bruno Peres, che è tornato di recente, e Ibañez, che è arrivato a gennaio, li conosco poco e non ho avuto molto tempo per conoscerli meglio. Quando è arrivata la convocazione in prima squadra contro la Juventus non ci volevo credere (ride). Pochi giovani hanno questa opportunità che ho avuto, ma è stato il risultato del mio lavoro. È un momento molto difficile, sto lavorando duramente qui a casa e sarò pronto al mio ritorno. In modo che, la prossima stagione, possa giocare professionalmente insieme a grandi giocatori. È un momento di grande concentrazione. Il mio gol più bello? Quello contro il Chievo”.
FONTE. Grandes Liga