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. “Il mio primo ricordo calcistico è legato al campetto della chiesa vicino casa mia a Prato, dove mio nonno Elio mi portava a giocare tutti i giorni, anche a luglio con 40 gradi. A volte mi mettevo in porta, altre no”.
2. “Il mio primo idolo era Paolo Maldini. Da bambino tifavo Milan, tutta la mia famiglia era milanista e mi ha trasferito questa passione. Maldini era il capitano di quella squadra e io lo vedevo come un calciatore immenso”.
3. “Prima di giocare a calcio ho fatto nuoto per sei anni. Per un periodo li ho praticati entrambi, due volte a settimana nuoto e due volte calcio, giocando sempre in porta da quando ho iniziato seriamente”.
4. “La persona che più di tutte ha influenzato la mia carriera è certamente mio nonno. Se ho la fortuna di essere arrivato fino a qui oggi è per la sua passione. È grazie a lui che ho scoperto cosa fosse il pallone. Senza di lui avrei preso sicuramente una strada diversa. Anche il babbo ha contribuito”.
5. “La mia caratteristica migliore è la reattività tra i pali. Ciò in cui invece dovrei migliorare sono le uscite, sia quelle alte, sia quelle basse”.
6. “Il portiere che ammiro di più è Angelo Peruzzi. Mi ci rivedo molto fisicamente, non era altissimo ma aveva una straordinaria reattività tra i pali. Non ho ricordi chiari di lui quando giocava, l’ho scoperto più di recente, andando a rivedere i video delle sue parate”.
7. “Il calciatore più forte di sempre secondo me è Diego Armando Maradona. Lui è il calcio, poi ci sono tutti gli altri. Per me il calcio va diviso in fasce: c’è Maradona, poi ci sono quelli che si avvicinano a lui: i vari Messi, Cristiano Ronaldo, Totti e altri fenomeni che hanno fatto la storia di questo sport. Ma Maradona non si batte”.
8. “Il mio obiettivo per quest’anno è fare di nuovo bene con la Primavera. Per il futuro sogno di esordire in Serie A: già questo sarebbe bellissimo. Poi, per quanto riguarda tutto il resto, staremo a vedere”.