Campione d’Italia con la maglia numero 10. Francesco Totti ci è riuscito 21 anni fa, Mattia Almaviva ieri sera. Naturalmente con tutte le differenze del caso, visto che Totti era il capitano e il leader della prima squadra, Almaviva un ottimo talento della Roma Under16 che ieri ad Ascoli ha battuto il Milan di Abate vincendo lo scudetto di categoria. Non era quotata, la squadra di Gianluca Falsini, forse perché non aveva un gruppo di talenti purissimi, ma il lavoro del tecnico e del suo staff ha portato l’unico tricolore del vivaio giallorosso in questa stagione. (…)
Il suo non è un nome qualsiasi: da anni è segnalato dagli addetti ai lavori. Centrocampista offensivo dai piedi buoni e dalla ottima visione di gioco, ma anche il ragazzino a cui Totti, nel 2017, in un Olimpico gremito di amore e lacrime, sulle note della colonna sonora de “La vita è bella”, mise al braccio la sua fascia da capitano. Un’investitura, secondo qualcuno. In realtà fu il destino a metterci una mano: Totti aveva deciso, simbolicamente, di cedere la sua fascia al più giovane “capitano” del settore giovanile ma, visto che i 2007 erano impegnati a Bergamo, l’onore toccò ai 2006 e quindi ad Almaviva.
Per un periodo hanno anche fatto un pezzo di strada insieme come agente e giocatore, oggi Mattia è seguito dall’agenzia di Federico Pastorello e, a 16 anni compiuti lo scorso 3 febbraio, sembra avere un futuro luminoso davanti. In attesa di un contratto da grande, il primo della sua vita. Troppo presto per capire se e quale carriera avrà tra i professionisti, ma il talento, come ha avuto modo di dimostrare anche ieri sera, sembra esserci. (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli