Ci siamo, il tempo dei dubbi e delle domande è giunto al termine. Genoa da una parte e Roma dall’altra. Un confronto nel confronto per mille motivi. A partire dai due tecnici Ruotolo e Tanrivermis, che fanno quasi storia a parte: ne parleremo nel corso della finale di domani (tra sito e social, come sempre, ndr).
Passando per un confronto, quello tra giallorossi e rossoblù, che in questa categoria si ripeterà a distanza di tre anni. L’ultimo scontro, sempre in finale, si registrò nella stagione 2020/2021: sulla panchina del grifone sedeva sempre mister Ruotolo, mentre la truppa capitolina era sotto la guida di Parisi. Contro ogni pronostico a spuntarla fu proprio il Genoa, in grado di battere una Roma fortissima, composta dai vari Rocchetti, Tahirovic, Evangelisti, Dicorato, Volpato, Afena Gyan… Eppure le reti di Fossati e Vassallo sorpresero i giallorossi, portando il Genoa sul tetto d’Italia nonostante un evidente divario nei valori delle due squadre.
Domani sera ad Ancona non ci sarà lo stesso divario, ma la truppa di Tanrivermis è sicuramente la favorita. Diverse frecce nell’arco di Ruotolo pronte ad essere scagliate: dal portiere Consiglio a Venturino – tra i migliori nella semifinale contro l’Inter – fino ad Ekhator e Romano, quest’ultimo tra i più esperti avendo giocato spesso da sotto età nelle annate precedenti. Il funambolo rossoblù ha accumulato oltre tutto esperienza in Primavera: 5 gol e 2 assist per lui, un bottino niente male. E non va dimenticato neanche Filippo Dodde, il talento cresciuto nell’Urbetevere e che ha già segnato alla Roma (precisamente il primo dei 4 gol rifilati a Tanrivermis nella gara del girone d’andata della regular season).
Domani, alle 20.00, il calcio d’inizio al Conero di Ancona per una partita che potrebbe lanciare definitivamente i 2006 della Roma nell’olimpo del calcio. Sì, calcio giovanile, ma tre Scudetti consecutivi non sono mica “da ragazzini”
FONTE: Gazzetta Regionale – L. Canicchio