Non c’è mai stato un momento in cui Boston ha ricordato Miami, tranne questa volta. Al numero 520 di Atlantic Avenue, vicino agli uffici della Raptor. Seduto a un tavolino da due, a un lato del ristorante Nebo, in mezzo ad altri clienti, l’uomo che poche ore prima aveva detto di essere a Miami, parla amabilmente con un amico dai capelli brizzolati e i modi eleganti, identico al Sam Malone della vecchia serie televisiva Cheers. James Pallotta, 60 anni, camicia azzurra e pantaloni scuri, mangia polpa di pesce in stile sushi, accompagnato da acqua minerale. Gesticola, controlla febbrilmente i messaggi sul cellulare. (…)
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