Una scena divertente aiuta a capire la situazione. Durante la conferenza stampa di vigilia di Roma-Psg, un cronista algerino ha chiesto un giudizio tecnico su Mahrez a Di Francesco e Gonalons. Di Francesco ha lasciato il compito al giocatore scherzando in un improvvisato italo-francese: «Mi raccomando, rispondi tu ma vaguement, vagamente…». Per non fare danni, aggiungiamo noi: la trattativa è caldissima e si potrebbe definire prima di quanto sembri. Gonalons naturalmente ha risposto che sì, sarebbe un grande colpo.
IL QUADRO – A Trigoria, e anche in America nonostante la cautela di Di Francesco, si respira un grande ottimismo sul buon esito dell’affare. Perché Monchi ha già l’accordo con Mahrez. Questa è la grande novità trapelata nelle ultime ore. Si sussurra di un contratto quadriennale da circa 3 milioni più i bonus facili, cifra non molto diversa dal netto garantito a Leicester. Mahrez ha detto sì alla Roma: vuole giocare la Champions e lasciare il Leicester. Manca l’intesa tra i club come conferma l’allenatore Shakespeare dall’altra parte del mondo, a Hong Kong: «Conosciamo la volontà di Mahrez ma finché non arriva un’offerta vera, è inutile parlare di un trasferimento». Finora le avances della Roma non sono state giudicate sufficienti. Per chiudere la trattativa Monchi dovrà arrampicarsi oltre quota 30 milioni. Mai Pallotta ha pagato così tanto un calciatore.
E SE… – Mahrez ha la stessa età di Defrel (26 anni) e riempirebbe una casella momentaneamente vuota. Se non fosse lui, potrebbe essere Lucas stasera avversario a Detroit con il Psg. Nelle scorse settimane è stato sondato Suso, che però non convince la Roma per la valutazione del Milan: 25 milioni. «Noi vogliamo pagare i giocatori il giusto» ripetono a Trigoria.
IL RESTO – Intanto, occhi puntati sul terzino sinistro dove Antonio Barreca del Torino è in pole position negli ultimi giorni. In corsa anche l’ex laziale Kolarov, che in uscita dal City, il danese di origine macedone Riza Durmisi, classe ’94: del Betis e il tedesco Jeremy Toljan dell’Hoffenheim.
