Come hai iniziato a fare il portiere? “Ho sempre fatto il portiere, ho cominciato a metà campo a 8 anni facendo un solo allenamento poi mancava il portiere e sono diventato un portiere. Prima era solo un gioco e poi è diventata la mia professione”.
Ti capita di giocare fuori in allenamento? “Quando sono in vacanza cerco di giocare più avanti e fare gol. Mi diverto un po’. Faccio sempre gol”.
Posti sempre una tazza con una bevanda… “È il mate, come un the. È una bevanda che viene dall’Argentina e la beviamo tutti. Solo su questo Argentina e Brasile vanno d0accordo (ride, ndr)”.
Chi era il tuo idolo calcistico da bambino? “Più di uno, chi ha fatto più la differenza è stato Taffarel e Gigi Buffon, tra i più grandi portieri di tutta la storia. Cambiando ruolo, Ronaldinho e Ronaldo. Anche Taffarel è andato via dal Brasile per venire qui”.
Piatto preferito italiano e quello brasiliano? “Carbonara, cacio e pepe e carbonara ancora. Non so cucinarla come si fa qui. In Brasile la facciamo con gli stessi ingredienti ma in modo diverso. Piatti brasiliani: Barbecue, fagioli e riso”.
Se non avessi fatto il calciatore cosa avresti fatto? “Difficile da dire perché da bambino ho avuto il pensiero fisso sul calcio. Forse mi sarebbe piaciuto fare il poliziotto”.
Film preferito? “Mi piacciono più le serie tv. Mi piacciono comunque i film di azione americani”.
Quali le serie Tv preferite? “Prison Break, Narcos, ora sto guardando Gotham”.
Come ci si sente quando si para un gol e tutti i compagni ti ringraziano? ” È una cosa bella. Per me è più importante la prima palla della partita. Se la fai bene, fai bene tutta la partita”.
In una partita come quella di ieri, con il risultato al sicuro nel finale, quanto ti pesa prendere eventualmente gol alla fine? “Per un portiere è sempre un dispiacere prendere gol. Sembra poi che il portiere abbia fatto male, o qualche difensore. Il calcio è così: magari gli avversari non fanno nulla per tutta la gara e poi fanno bene una cosa e segnano ma la cosa più importante è vincere. Il portiere deve essere sempre concentrato e lavoriamo molto in allenamento su questo”.
I tuoi compagni ti stanno guardando, secondo te chi sta facendo il commento più cattivo? “Jesus, sicuro (ride ndr)”.
Come nasce l’amicizia con lui? “Ci siamo conosciuto 10 anni fa, abbiamo giocato insieme nelle giovanili dell’Internacional. Poi lui è venuto qui in Italia, all’Inter, io lo guardavo e parlavamo ogni tanto. Quando sono venuto qui ci siamo avvicinati molto e così anche le nostre mogli. Ci vediamo spesso”.
Hai la passione per la chitarra? “Sì, la musica è una mia grande passione. Per me è un modo di recuperare e rilassarmi”.
Qual è il compagno con cui ti trovi meglio? “Con Jesus e, in particolare, tutti i brasiliani ma devo dire che mi trovo bene con tutti. Ho imparato tante cose con loro”.
E adesso ti stanno guardando “Per questo sto parlando bene di loro (ride ndr)
Hai animali in casa? “Ora no, in Brasile avevo un cane”.
Chi tira più forte in allenamento? “Nainggolan, Dzeko. Paredes pure tira forte da più lontano”.
Come hai fatto a imparare l’italiano così velocemente? “Ho fatto sei lezioni in Brasile. Ho imparato la base della lingua e qui ho iniziato a vedere film in italiano e lo continuo a fare ora. Jesus mi aiuta quando sbaglio. Anche Claudio (il traduttore) mi aiuta molto”.
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