Non sembra avere timori reverenziali, Alisson, nello stadio che fa sempre tremare le gambe alla Roma. E non si fa influenzare dal dirimpettaio Szczesny, quello al quale lo scorso anno ha fatto da secondo. È il brasiliano uno dei protagonisti più positivi della sconfitta (1-0) che tanto brucia contro la Juventus, alla sua prima da titolare nel tempio bianconero, lui che è il leader della difesa bunker giallorossa di questa stagione. Un paio di parate decisive, altre convinte e determinanti, sempre pronto, reattivo e capace di tenere la posizione giusta: il brasiliano non ha tentennamenti, lui che in campionato è sempre stato schierato da Di Francesco, l’onnipresente di livello sul quale costruire le fortune del futuro, senza davvero alcun rimpianto per l’addio del collega polacco. Se è davvero positiva la serata di Alisson, il rovescio della medaglia è Dzeko. L’attaccante non riesce a uscire dal tunnel della mancanza di gol, a secco in serie A dalla gara con la Spal, fermo a quota 8 reti. Il numero nove — che aveva cominciato la stagione alla grande realizzando 6 centri nelle prime 7 giornate — ha subito improvvisamente una violenta frenata, da inizio ottobre. Per la precisione dalla trasferta vincente di Milano: ben 836 minuti giocati da quel momento, e solamente una rete, contro la Spal, negli ultimi due mesi, come ricordato.
Del 3% la percentuale realizzativa, quindi, con Dzeko ancora più in crisi per colpa del rigore sbagliato in coppa Italia mercoledì scorso, contro il Torino. Pesa il ko di ieri sera e se Monchi prima della gara aveva parlato di «un test per capire la crescita mentale della squadra», al fischio finale è complicato fare valutazioni definitive: la Roma il pareggio l’avrebbe meritato. Ma non c’è troppo tempo per rifletterci sopra: senza la sosta, i giocatori avranno giusto il tempo per festeggiare il Natale in famiglia, prima di immergersi nella preparazione della gara col Sassuolo di sabato 30 dicembre. Se l’appuntamento natalizio non è stato di quelli da ricordare (anzi), Di Francesco dovrà non fallire quello di Capodanno. Contro il suo Sassuolo, la sua ex squadra, quella con la quale è riuscito a mettersi in mostra, conquistando così la panchina giallorossa. E dovrebbe farcela a recuperare Defrel, lui che pure è un altro ex di turno, e sta fuori ormai da un mesetto abbondante. Promossi i tifosi della Roma, i 2100 sostenitori che, nonostante il gelo, la distanza, e la scomodità di muoversi nell’anti-vigilia di Natale, hanno seguito la squadra riempiendo il settore ospiti dello Stadium. E si sentivano praticamente solo loro.