Se non fosse stato per le sue parate, la qualificazione della Roma si sarebbe potuta complicare. Tra le poche note positive della sconfitta di ieri sera c’è Alisson Becker. Il portiere brasiliano, incolpevole sul gol del Villarreal, è stato protagonista di almeno quattro parate determinanti. «Nel primo tempo abbiamo lasciato troppo campo – l’analisi del portiere giallorosso a fine partita – Nel secondo siamo cresciuti e abbiamo messo la testa giusta. Abbiamo avuto qualche occasione per pareggiare, potevamo fare meglio: non abbiamo vinto ma l’importante era andare avanti».
Fa autocritica, invece, Luciano Spalletti. «È colpa mia – spiega il tecnico – ho creato delle complicazioni alla squadra, forse non ho lavorato troppo bene sulla testa dei calciatori, anche se nel secondo tempo qualcosa si è visto. Ho messo Perotti ed El Shaarawy sulle fasce e quelli che avevano più corsa sono stati schiacciati; Totti De Rossi e Paredes sono rimasti gli unici a fare pressing per cui non l’abbiamo mai presa. È giusto prendersi le responsabilità, in questo caso è un po’ colpa mia, che li ho fatti lavorare tanto alla vigilia. Le mie scelte? Ho cercato di dare equilibrio e logica nei minutaggi: c’era la possibilità di dare soddisfazione ai nostri tifosi ma non è successo. Non dimentichiamo che il Villarreal lo scorso anno ha eliminato il Napoli, e poi in molti hanno voluto banalizzare il risultato dell’andata che invece è stato eccezionale». Ancora una volta protagonista in negativo è stato Vermaelen. «Ha sbagliato un appoggio ma è una cosa che può succedere. Lui è abituato a giocare anche davanti a platee importanti».