Il Mondiale come spartiacque del futuro di Alisson, sempre più lontano da Roma. Domenica il numero uno sarà in campo con il Brasile per l’esordio con la Svizzera ai gironi e da quel momento fino alla fine di Russia 2018 la questione verrà messa in stand-by: «Credo che si risolva tutto prima della Coppa del Mondo, è quello che voglio. Ho lasciato la responsabilità delle trattative al mio procuratore, ci sono alcune possibilità, stiamo lavorando su tutte, insieme alla Roma e nel rispetto del club. Vediamo se succede qualcosa durante questa settimana». Le parole del portiere arrivano dopo le prove generali con l’Austria, battuta 3-0 dai verdeoro, e lasciano poco spazio alle interpretazioni: il Liverpool è piombato su di lui, Real Madrid e Chelsea restano in agguato.
Il tormentone estivo annunciato è scoppiato all’improvviso, trattenere Alisson è una missione complicatissima per Monchi, che vorrebbe blindare la porta, ma nulla potrebbe di fronte alla volontà del calciatore di andarsene. Sono tanti i milioni messi sul piatto per il giocatore, che potrebbe assicurarsi un contratto monstre e lasciare la capitale a due anni dal suo arrivo un po’ in penombra. Adesso ha i riflettori addosso e la Roma davanti ad un’offerta fuori mercato alzerà le mani. L’agente sta parlando con i club interessati e sta lavorando al trasferimento del portiere, c’è l’impronta delle trattative ma il traguardo è lontano, a Trigoria non sono arrivate offerte ufficiali e non c’è nessun discorso aperto con le corteggiatrici, per questo Alisson difficilmente vedrà il suo futuro delineato prima dell’inizio del Mondiale su cui vuole concentrarsi al 100%.
I giallorossi non hanno fretta di cederlo, anzi non ne avrebbero nemmeno l’intenzione, ma nel caso di addio puntano a massimizzare incassando una maxi plusvalenza. Basterebbero «sacrifici» meno dolorosi per chiudere il bilancio di giugno col sorriso. La settimana in cui il brasiliano spera di sciogliere il nodo futuro coincide con l’arrivo nella capitale di Pallotta, che ieri dopo aver fatto il turista ad Orvieto con la moglie e una coppia di amici si è spostato all’Hotel De Russie e dovrebbe restare a Roma fino a giovedì o venerdì. L’agenda di «Jim» non prevede incontri a Trigoria, si trova in Italia in vacanza, ma non è escluso che si conceda una tappa lavorativa anche in virtù dell’urgenza manifestata da Alisson. Sono giorni caldi pure sul fronte delle entrate, si punta a chiudere per Kluivert in settimana.
Quando ieri il profilo Twitter inglese della Roma ha pubblicato un indovinello di mercato con i tre colpi messi a segno e sullo sfondo la sagoma del prossimo acquisto, nessuno ha avuto dubbi anche se la faccia era nascosta sotto un lupetto: quel dito all’insù lasciava sognare. Il post sembrava il perfetto preludio all’annuncio dell’accordo con l’Ajax, ma i social (gestiti da un team americano, non dall’ufficio stampa giallorosso) hanno corso più veloci della realtà: la trattativa non è chiusa, c’è il sì del giocatore ma manca quello del club olandese. Kluivert ha lasciato la palla in mano alle società ed è tornato a Ibiza, pronto a salire sul primo volo per la capitale. Papà Patrick conferma: «Al 90% lascerà l’Ajax». Due indizi non faranno una prova, ma quasi.