Sembrava tutto deciso, scontato, quasi scritto. E invece dopo il giro di boa del campionato, fatta salva è la Juventus che gioca un campionato a parte, ormai a +11 sul Napoli al secondo posto, dietro è bagarre. C’è l’Inter che sembrava saldamente al terzo posto e invece, dopo lo stop di Torino, anche lei traballa: restano comunque cinque i punti, non pochi, sulla quarta che al momento è il Milan. Ma soprattutto subito a ridosso, nei cinque punti successivi, ci sono sette squadre: «compresse» all’insegna di un equilibrio che non si vedeva da anni.
Livellamento verso il basso, o verso l’alto dipende dai punti di vista, confermato anche dall’andamento in Coppa Italia. Anche nella «coppetta» nazionale (che quest’anno però torna a far gola a molti) le otto squadre ai quarti di finale sono esattamente le prime otto teste di serie: nessuna sorpresa. Milan quindi primo inseguitore alle spalle dell’Inter con un punto di vantaggio sulla Roma che si è suicidata domenica a Bergamo (o si è salvata: anche qui dipende dai punti di vista). Chiaro che a Di Francesco per continuare a sperare già da domenica prossima all’Olimpico proprio nello scontro diretto col Milan servirà tutta un’altra Roma (seppur orfana del centrocampo titolare).Poco più sotto due delle sorprese di questa prima parte di campionato.
La Sampdoria (33) del rigenerato Quagliarella a segno da undici partite consecutive e in aria di record per essere il primo della storia del calcio italiano a quota 12: un primato che però potrebbe infrangersi proprio sul «suo» Napoli che sabato aspetta i doriani al San Paolo. E l’Atalanta (32) di Gasperini insaziabile anche quest’anno: vera spina nel fianco per tutte le «big» del campionato. Entrambe hanno scalzato squadre sulla carta più accreditate. Sicuramente la Lazio (che però ha il vantaggio di aver già affrontato Napoli e Juve: non poco) ma anche la Fiorentina che quest’anno conferma quanto fatto vedere in passato alternando grandi partite a flop clamorosi. Le prossime sette partite prima della sosta per le nazionali diranno tutto.