L’enigmatico Monchi dribbla le domande sul futuro, alimentando le speculazioni e le ipotesi dei tifosi di mezza Europa. Interpellato a Leicester, prima della partita che ha sancito l’eliminazione dalla Champions del suo Siviglia, non ha smentito contatti con la Roma ma ha chiesto di rimandare ogni ragionamento a periodi più adatti. «Non è questo il momento di parlare di cosa farò – ha detto a Mediaset – anche se capisco che me lo chiediate…». E’ una conferma del forte interesse di James Pallotta, che ha guidato in prima persona il corteggiamento a Monchi dopo aver acquisito le relazioni entusiastiche di «Franco», cioè Baldini, consulente sempre più ascoltato del padrone.
MA IL MADRID – Solo che Monchi è un direttore sportivo che piace a tanti. Al Psg, prima di tutto, dove già lavora il pupillo Emery, caduto in disgrazia dopo la scoppola di Barcellona eppure sempre in sella. E secondo alcuni media spagnoli interessa persino al Real Madrid, ipotesi che però non trova riscontri. Ad ogni modo la Roma resta in silenzio, molto cauta sull’argomento. Sa che Monchi è molto tentato dall’esperienza romana, perché nei colloqui avvenuti a Londra con Baldini nei mesi scorsi si è parlato anche di situazioni finanziarie, di prospettive e di collaboratori da inserire nell’organigramma, ma sa anche che la facoltosa concorrenza avrebbe gli argomenti giusti per convincere il dirigente più trendy del 2017 a legarsi ad altri club perché – su questo non vi sono dubbi – nessun contratto è stato ancora firmato.
SUMMIT – Intanto qualche certezza si può raccontare. I tre personaggi principali della storia ieri sera erano tutti in Inghilterra. Pallotta è a Londra, dove ha incontrato la fedele assistente Kaithlyn Colligan, e anche Baldini, rientrato dal buen retiro sudafricano, è tornato operativo dal suo invidiabile osservatorio nel quartiere di Chelsea. Monchi invece era a Leicester, a poco più di due ore di strada, per accompagnare il Siviglia. E’ complicato che i tre possano incontrarsi proprio nelle prossime ore, all’indomani di una partita di Champions, ma di sicuro Pallotta vedrà Baldini, che convocò già nel 2011 all’hotel Ritz di Londra per investirlo della costruzione della prima Roma americana. Alcune strategie importanti per il futuro verranno pianificate nelle prossime ore.
TIFOSO – Domani poi Pallotta sarà a Roma. Probabilmente a metà pomeriggio, con il solito volo privato che sbarcherà all’aeroporto di Ciampino. Non è stata ancora fissata nel dettaglio la tabella di lavoro, ma è prevedibile che il presidente per prima cosa decida di andare allo stadio per Roma-Lione. Sarà l’occasione per sostenere da vicino la squadra, come chiedeva Spalletti, e soprattutto per un primo contatto visivo con l’allenatore, con il quale nei giorni successivi discuterà il futuro.
TOR DI VALLE – Ma Pallotta, che dovrebbe arrivare in compagnia dell’assistente Alex Zecca oltre che della signora Colligan, spera anche di incontrare Virginia Raggi, costretta a rimandare il viaggio a New York a causa del maltempo. Sarebbe una riunione preziosa con il sindaco, nei giorni in cui si susseguono notizie confuse sul dossier Tor di Valle in attesa della conclusione della conferenza dei servizi alla Regione. Ieri sul tema è intervenuto il nuovo assessore comunale Luca Montuori. «Abbiamo impostato una delibera che mantenga l’interesse pubblico del progetto – ha detto al Tg3 – siamo ancora in trattativa con i proponenti per vedere il progetto che dovrà mantenere questo interesse pubblico». Magari una chiacchierata tra Pallotta e il sindaco può servire ad accelerare il processo, scongiurando ulteriori intoppi che costringerebbero la Roma a ricominciare da capo l’iter regionale, determinante per l’apertura dei cantieri.