Antonio Mirante è stato il nuovo protagonista di A Scuola di Tifo – Willy Monteiro, il progetto di Roma Cares che, da quando è scoppiata la pandemia di Coronavirus, sta proseguendo online.
Il portiere giallorosso si è intrattenuto con gli studenti dell’Istituto Ormea: nel rispondere alle curiosità dei ragazzi, Mirante si è soffermato sui temi della violenza, del bullismo e dell’integrazione.
“Una squadra di calcio è un po’ come una classe: ci sono tanti ragazzi che vengono da altri Paesi, che professano altre religioni, che parlano lingue diverse. Sta anche a noi compagni aiutarli nel processo di integrazione – ha affermato Mirante -. Anche nel calcio ci sono stati in passato episodi di bullismo, ma credo che il movimento sia cresciuto e che i calciatori avvertano la responsabilità di essere sotto i riflettori. Se un nostro compagno assume atteggiamenti sbagliati verso un avversario noi sentiamo la necessità di fermarlo”.
All’iniziativa ha preso parte la presidente del XIII Municipio Giuseppina Castagnetta.
Da diversi mesi, il progetto A Scuola di Tifo è intitolato a Willy Monteiro, il 21enne di origini capoverdiane ucciso il 6 settembre a Colleferro, in provincia di Roma.
Al fine di agevolare la didattica a distanza, Roma Cares donerà una serie di tablet agli istituti coinvolti nel progetto.
🏫👨💻 Oggi, Antonio @MIRANTE83 è stato protagonista di ‘A Scuola di Tifo – Willy Monteiro” con gli studenti dell’Istituto Ormea#ASRoma #RomaCares https://t.co/DcTEUKijPr
— AS Roma (@OfficialASRoma) February 23, 2021
FONTE: asroma.com / Roma Cares