Il muro voluto da Nils Liedholm per far palleggiare i suoi ragazzi domina ancora la struttura, sul murales riecheggia il mito: “Se la palla l’abbiamo noi, gli altri non possono segnare”.
L’AS Roma riapre i cancelli del Tre Fontane, per generazioni di tifosi lo stadio in cui il Barone gettò le basi per il secondo scudetto della storia romanista.
Grazie al progetto di riqualificazione avviato nel 2014 dalla concessionaria ATI guidata da Ugo Pambianchi, mercoledì 23 novembre il Tre Fontane tornerà a tingersi di giallorosso: dopo il test match dei Giovanissimi Nazionali U. 15, la Primavera di Alberto De Rossi inaugurerà il campo dell’Eur con il match di UEFA Youth League contro il Cork City FC, in programma alle ore 15.00.
Le due tribune da circa 1.500 posti ciascuna sono pronte a riaccogliere i tifosi romanisti, sul nuovissimo campo in erba la Primavera disputerà tutti i suoi impegni ufficiali e alcune sedute di allenamento. Il progetto di recupero e di rilancio dell’area “Tre Fontane – Esedra Destra”, firmato dall’architetto Flavio Vasoli, restituirà alla città una struttura polifunzionale, pronta a ospitare anche attività, eventi e iniziative socialmente rilevanti. Al completamento di tutti gli interventi sull’agibilità, l’impianto si presenta ora dotato di tutte le sale e gli spogliatoi necessari per l’attività sportiva.
Lo Stadio Tre Fontane è sorto nel 1960 per i diciassettesimi Giochi Olimpici. L’opera di recupero è stato avviata dall’Associazione Temporanea d’Imprese, costituita dalla mandataria Profit N.G., dalla Polisportiva Dabliu, dalla Nuova Rugby Roma e dalla All Volley. Il centro, al termine delle implementazioni, permetterà la pratica di più discipline e ospiterà le gare di cartello delle rappresentative giovanili della Dabliu Soccer Academy, che da quest’anno è entrata a far parte delle AS Roma Academy.