Quali sono gli obiettivi principali della strategia della Roma sui social network?
“La nostra strategia generale è di coinvolgere, divertire ed intrattenere, facendo in modo che i nostri tifosi ‘storici’ si sentano più vicini al club mentre attiriamo nuovi tifosi e ‘seguaci’ in tutto il mondo. La nostra strategia è ispirata dalla visione del nostro presidente, James Pallotta, per la Roma. Sin dal primo giorno è stato molto chiaro sulla strategia da seguire. Se i risultati sportivi restano di primaria importanza, i social network e i digital media diventeranno fondamentali per portare la Roma al livello dei club più importanti al mondo. Ora viviamo in un mondo dove il contenuto ha un posto di rilievo, oggi più di prima. E attraverso le nostre varie piattaforme – digital media, social network, radio e tv -abbiamo il dovere di intrattenere. La Roma si sta evolvendo nel settore dell’intrattenimento. Non cerchiamo di essere nessun altro quindi non facciamo ciò che tradizionalmente gli altri club hanno fatto. Seguiamo un percorso diverso facendo le cose a modo nostro”.
Com’è strutturato il team digitale della Roma? “Il mio ruolo è quello di direttore del Digital Media e lavoro da Boston negli uffici del presidente James Pallotta. A Roma e in Europa trascorro dai 7 ai 10 giorni e passo molto tempo a discutere e trattare con le maggiori compagnie tecnologiche che hanno più che altro base in America. Il mio team lavora per lo più dal Media Center del club, che si trova al centro tecnico della Roma, ma alcuni miei collaboratori lavorano con me a Boston. La Roma compie un grande lavoro multimediale con un canale tv, una stazione radio e una rivista e servizi social. All’estero ci sono molti consulenti che lavorano alla nostra strategia di contenuti in differenti lingue. Per esempio, al Cairo e a Jakarta abbiamo formato delle piccole squadre per guidare la nostra politica sui contenuti in arabo e in indonesiano sui nostri siti e le piattaforme social”.
In Francia, la Roma è percepita come un club innovativo grazie ai post sui social in occasione dell’annuncio dei nuovi giocatori ad esempio. E’ il cuore della vostra strategia l’innovazione? “L’innovazione è una dimensione importante della nostra strategia, ma non voglio neanche sottolinearla troppo. Ci piace essere innovativi – sia in termini di tecnologie che di contenuti – ma tutte le nostre azioni si devono sposare con gli obiettivi. Non dobbiamo innovare tanto per innovare. Ad esempio, posso creare della musica gettando una lattina di soda dal finestrino di una macchina in un tunnel. Questo sarebbe innovativo, ma il suono probabilmente sarebbe bruttissimo. Non siamo ossessionati nel fare cose che gli altri non hanno mai fatto. Infatti stiamo principalmente cercando di umanizzare il nostro rapporto con i tifosi sui nostri canali digitali. Può sembrare strano, ma è un modo innovativo di pensare e di agire per i club di calcio. Cerchiamo di far interagire i nostri tifosi attraverso la nostra comunicazione, sia attraverso l’umorismo che risolvendo i loro problemi. Se pensiamo che ci sia un ‘buco’ sul mercato – che non è stato riempito mai da nessuno – allora non esitiamo e proviamo un nuovo dispositivo. A volte le idee più semplici arrivano ai più grandi successi. E solo dopo vengono considerate innovative”.
Questa strategia sui social permette effettivamente al club di internazionalizzare il suo pubblico? Riuscite maggiormente a raggiungere i vostri obiettivi professionali? “La nostra strategia digitale ha avuto decisamente molto successo, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Quando sono arrivato alla Roma nel 2015, la nostra prima missione era di rivedere e valutare tutte le nostre piattaforme e i contenuti, orientando nuovamente e interamente la nostra strategia sulle piattaforme che non funzionavano. Dopo questo nuovo design delle nostre piattaforme – incluso il nostro sito ufficiale che ha vinto diversi premi -, la nostra prossima missione è di abbattere le barriere tra il club e i tifosi, lavorando in modo particolare con i tifosi che vivono fuori dall’Italia. In Italia e a Roma i tifosi non si perdono i contenuti sulla squadra. Possono vedere un canale tv dedicato alla Roma 24 ore al giorno, un giornale quotidiano dedicato al club e molte radio che analizzano e discutono sulla squadra ogni giorno. Ma per i tifosi che vivono in Nigeria, Indonesia, Bosnia o Stati Uniti, non è sempre facile seguire le notizie sulla Roma. Non c’erano abbastanza contenuti prodotti per i tifosi internazionali. Abbiamo rimediato a questa problematica incrementando la nostra capacità quotidiana di produrre contenuti e abbiamo lanciato più di 20 nuovi account social su differenti piattaforme in lingue differenti. Mentre prima comunicavamo in italiano e in inglese, ora produciamo contenuti in 12 o 13 lingue ogni giorno, incluso il Farsi (il persiano moderno, ndr). Ad ora siamo il solo club europeo che pubblica notizie in questa lingua. Una volta che abbiamo ricostruito le nostre piattaforme, adottato una nuova strategia di contenuti e risolto i problemi relativi alle barriere linguistiche, abbiamo provato a imprimere il nostro stile nelle creazioni per i social network. Cerchiamo di coinvolgere i nostri tifosi puntando ad avvicinarci a loro. E i tifosi sembrano apprezzare il nostro lavoro, non solo i tifosi della Roma! Abbiamo notato che molti tifosi di altre squadre hanno deciso di seguire la Roma sui social, soprattutto su Twitter, perché apprezzano i contenuti e lo stile”.
Quali saranno i prossimi grandi progetti sui social? “Cerchiamo sempre di migliorare in tutte le cose che facciamo. Negli ultimi 12 mesi abbiamo concentrato i nostri sforzi su Twitter e Instagram. Abbiamo anche completamente ridisegnato il nostro sito ufficiale, che ha richiesto molto lavoro. Stiamo attualmente lavorando anche su una nuova applicazione per i messaggi mentre abbiamo anche lanciato dei nuovi account social per la nostra squadra femminile. Stiamo anche cercando di espandere i nostri contenuti pubblicati su Youtube. Vogliamo anche creare contenuti più specifici per alcuni tipi di mercati internazionali. Il prossimo anno, probabilmente rivedremo interamente la strategia di contenuti video per il nostro canale Roma Tv. Ma una cosa alla volta”.