L’Agenzia delle Entrate e un Dpcm che ancora non arriva inguaiano i club di Serie A (e lo sport professionistico in generale) a livello fiscale. Una circolare dell’Agenzia relativa al cosiddetto “Regime speciale per lavoratori rimpatriati” ha infatti ufficialmente bloccato la norma relativa alle agevolazioni per gli sportivi professionisti.
Il Decreto Crescita del 2019 aveva infatti esteso la platea dei beneficiari del regime speciale per i lavoratori rimpatriati anche gli sportivi professionisti, con tassazione ridotta al 50% per i redditi da lavoratore dipendente per chi trasferisce la propria residenza in Italia dopo almeno due anni all’estero e impegnandosi a mantenere la residenza in Italia per almeno due anni.
Una norma che ha senza dubbio agevolato alcune operazioni di mercato, da Lukaku ad Eriksen fino ad Arthur, De Ligt e Ibrahimovic. Tuttavia, una circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni dettagli della norma, bloccando tra le altre cose anche l’effetto per gli sportivi professionisti. (calcioefinanza.it) LEGGI L’ARTICOLO INTEGRALE
Quindi la Roma, ora, rischia di pagare 9 milioni di euro all’Agenzia delle entrate a causa del “Decreto crescita” ma meno di quanto dovrebbero pagare Juventus e Inter, rispettivamente 17 e 18 milioni, le sole a piazzarsi davanti alla società giallorossa. (Sky Sport)
Serve quindi un Dpcm per sbloccare la situazione relativa agli sportivi professionisti. Alcuni club come Inter e Juventus hanno già accantonato la cifra a bilancio (rispettivamente 11 e 7 milioni di euro), situazione che può aiutare dal punto di vista di conto economico ma per tante società rimane, comunque, la problematica a livello di liquidità nel caso in cui le società dovessero interamente rimborsare l’Agenzia delle Entrate. (calcioefinanza.it)
FONTE: calcioefinanza.it / Sky Sport