Il centrocampista olandese della Roma Kevin Strootman ha risposto alle domande postate dai tifosi giallorossi su Facebook.
Cosa avresti fatto se non avessi fatto il calciatore? “Quando ero piccolo volevo solo fare il calciatore e meno male che adesso lo sono. Non saprei rispondere”.
Che squadra tifavi da piccolo? “L’Ajax. Vivevo a Rotterdam ma poi quando sono andato allo Sparta Rotterdam volevo solo batterli. All’Utrecht tutto ciò non c’è più”.
Il tuo gol più bello? “Quello col Napoli, è stato il più bello sicuramente”.
Qual è il momento più bello della tua carriera a Roma? “Il gol contro la Lazio. Quando fai gol e vedi gli occhi dei tifosi è una cosa speciale. E’ stato un momento molto speciale, il primo gol in casa dopo l’infortunio”.
Cosa hai detto a Dzeko in quell’azione da gol? “Anche l’altra volta me l’hanno chiesto. Non me lo ricordo ma lui ha capito subito e mi ha lasciato il pallone”.
Che campionato sarà? “Ci sono tante squadre forti e negli ultimi 5 anni ha vinto la Juve abbastanza facilmente. Quest’anno per me sarà molto difficile ma dobbiamo riparlarne tra qualche mese. Siamo ancora all’inizio, è difficile parlare di queste cose”.
Che rapporto hai con Nainggolan? In che lingua parlate? “Bello dentro e fuori dal campo. Avere uno come lui in squadra è speciale. E’ uno dei centrocampisti più forti del mondo: sa segnare, difendere e attaccare. Giocare sempre con lui è speciale, può giocare dappertutto in Europa, siamo contenti sia rimasto e abbia firmato il contratto. Normalmente parliamo in italiano, ma se devi dire qualcosa che l’avversario non deve sentire parliamo in olandese”.
Cos’hai detto a Florenzi? “Ho parlato spesso con lui. Mi ha chiesto qualcosa ma ha fatto tutto da solo. Tutti lo hanno aiutato, tutti i preparatori, dottori e fisioterapisti oltre che ai compagni. Ma alla fine il lavoro devi farlo da solo. E’ tornato alla grande, ha giocato subito bene. Mi ricordo che quando sono tornato in campo avevo bisogno di tempo per tornare in forma. Lui ha fatto assist e quasi un gol”.
Cosa pensi sulla Curva Sud? “E’ un sostegno importante per noi”.
Com’è stato assistere alla cerimonia di addio di Totti? “Molto speciale. Non ho pianto perchè sono olandese, l’unico che non ha pianto (ride, ndr). E’ stato speciale, l’ha visto tutto il mondo. In campo e nello spogliatoio è stato ed è importante per noi. E’ un po’ strano non vederlo in campo ma in divisa in tribuna.”
Il tuo rapporto con Roma? “Dopo quattro anni è particolare. Nella città si vive bene, così come nel club. Sono entrambi speciali per me, per sempre”.
Come fai a non sorridere mai in campo? “Forse dopo un gol. Se segno io magari no ma se segnano gli altri sì. Sorrido ogni tanto in campo”.
Chi è più cattivo tra te e Kolarov? “Lui, si vede subito. Ha una faccia molto più cattiva di me”.