Benvenuti al luna park, il biglietto è gentilmente offerto da Atalanta e Roma: 3-3 all’andata, con rimonta giallorossa dall’1-3; 3-3 ieri, con ribaltone nerazzurro dallo 0-3. Di sicuro si è divertito più chi si è potuto godere lo spettacolo senza doverne analizzare la genesi rispetto ai due allenatori. Soprattutto Di Francesco, che aveva intravisto il decollo della quarta vittoria consecutiva e poi ha visto la solita planata da squadra incompiuta.
Diciamo che Atalanta e Roma si sono divise a metà la partita, ma che già nel primo tempo, pur andando sotto di brutto, l’Atalanta cercando la porta tanto quanto male aveva fatto qualcosa in più rispetto al quasi nulla giallorosso della ripresa. L’illusione Roma, che ancora non riesce a trovare lumi sulla sua reale dimensione e sui perché dei suoi cali mentali e di gestione, si è chiamata Dzeko: il centravanti che non ti aspetti, anzi che Di Francesco stava aspettando.
Perché in campionato non segnava dal 6 ottobre, mentre Zapata era in serie positiva da 7 partite, ora 8. Eppure: quasi non pervenuto il colombiano per un tempo, due gol in mezz’ora per il bosniaco, gli stessi segnati in 5 mesi di campionato prima di ieri. (…)