Il mercato creativo della Roma ha portato la società giallorossa a mettere a segno il secondo acquisto più costoso della serie A dopo quello di Bonucci da parte del Milan e a mantenere comunque il bilancio tra acquisti e cessioni in attivo. Fino ad oggi sono 140 i milioni incassati, a fronte dei 116 spesi per gli otto acquisti portati a Trigoria. Un attivo di 24 milioni, ma non solo, perché per Schick la Roma pagherà solo 5 milioni ora e altri 37 nei prossimi anni. Stesso discorso per Defrel: 5 milioni subito e altri 15 nei prossimi anni. Dei 140 milioni che arriveranno dalle cessioni solo 8 rientrano nei pagamenti differiti. Insomma, con una politica oculata, Monchi è riuscito a mettere a posto i conti (sacrifici necessari le cessioni di Salah e Rüdiger entro la fine di giugno, per riequilibrare la semestrale) e a mantenere competitiva la squadra. La società ha mantenuto la promessa di mantenere competitiva la squadra e dopo le dolorose cessioni sono arrivati acquisti di primissima fascia, con il fiore all’occhiello di Schick per il quale Monchi ha battuto la concorrenza di tutti i più grandi club italiani. Il mercato in entrata della Roma ha avuto anche l’obiettivo di abbassare l’età media. Salvo due eccezioni (Kolarov e Moreno) sono arrivati tutti giocatori giovani, con la prospettiva di aprire un ciclo. In ogni caso nell’ultimo esercizio Pallotta ha versato 86 milioni, che sono serviti a coprire le spese di gestione e i quasi 50 milioni dei pagamenti differiti lasciati da Sabatini con le ultime operazioni di mercato.
MONTE INGAGGI GIÙ – Monchi è riuscito a fare di più. Tra gli obiettivi da raggiungere che erano stati richiesti al nuovo direttore sportivo al momento del suo arrivo a Roma c’era anche quello di abbassare il monte ingaggi. Finora la società giallorossa ci è riuscita, di circa il 5 per cento. Non è tanto, ma già qualcosa per rispettare il trend imposto da Pallotta. In questo hanno inciso il nuovo stipendio di De Rossi, dimezzato rispetto al precedente, che era di 6,5 milioni l’anno, le partenze di Salah e anche Iturbe, che percepivano guadagni importanti. In queste ultime ore di mercato il monte ingaggi potrebbe scendere ancora, se la Roma riuscirà a sistemare i vari Castan, Vainqueur e Gyomber. Nel monte ingaggi la Roma ha risparmiato anche con l’allenatore. Di Francesco guadagna quasi la metà rispetto a Spalletti.