C’è chi andrà in aereo, chi in treno, via Torino, chi in macchina partendo da Roma o, magari, affittandola a Ginevra, raggiunta con volo lowcost. Saranno poco più di 1500 i romanisti che domani sera saranno a Lione per l’andata degli ottavi di Europa League, pronti ad aiutare la squadra ad uscire da questo momento complicato, come dimostrano le code (non lunghissime come in passato) fatte ieri e martedì, giornate di vendita libera, per acquistare il tagliando per il settore ospiti a Lione.
RITROVO – Il club francese, con un comunicato sul sito ufficiale tradotto e ripreso dalla Roma, già da qualche giorno ha fornito ai tifosi giallorossi tutte le informazioni per la trasferta. I romanisti che arriveranno in macchina avranno un parcheggio dedicato, P56, in un’area vicina allo stadio. Il parcheggio sarà aperto dalle 18: gli steward all’entrata consentiranno l’accesso solo a chi avrà il biglietto per la partita, altrimenti si resterà fuori e non sarà possibile lasciare l’auto. Sarà poi organizzato un meeting point per i tifosi ospiti alla stazione della metropolitana «VaulxenVelin–La Soie», dalle 19: da questa area in 15-20 minuti si potrà arrivare allo stadio e saranno predisposte delle navette che lasceranno i tifosi davanti al settore ospiti. I cancelli dello stadio apriranno alle 18, tre ore prima del fischio d’inizio e le autorità francesi consigliano di arrivare con largo anticipo per favorire tutte le operazioni di controllo.
RISCHIO – Ad agitare i romanisti in queste ore c’è però lo sciopero dei controllori in Francia che potrebbe creare qualche disagio ai tifosi in partenza da Fiumicino e Ciampino: solo ieri sono stati annullati più di 300 voli e le torri di controllo di Brest e Bordeaux rimarranno in sciopero fino alle 19 di venerdì, mentre oggi dovrebbero scioperare anche i dipendenti di Air France. Una situazione non agevole, che però non sembra scoraggiare i romanisti, alcuni dei quali saranno già oggi in Francia perché la città merita una visita e perché i voli il giorno prima della partita avevano prezzi più contenuti. Molti, poi, resteranno a dormire in Francia, anche se c’è qualcuno che tornerà con il charter subito dopo il fischio finale.