Emerson al Chelsea. E’ questione di ore ma non di minuti perché restano dei dettagli da limare nell’accordo tra i club. Tutto fatto invece tra Emerson e gli inglesi: il giocatore è atteso la prossima settimana in Inghilterra per le visite mediche e la firma del contratto quinquennale, che dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni netti a stagione. La Roma dovrebbe decidere rinviare la definizione dell’affare, in modo da consentire ad Emerson di partecipare alla trasferta di Milano. Di Francesco comunque lo porterà al massimo in panchina.
PARADOSSI – Sta quindi per concludersi la strana parabola del terzino italo-brasiliano, arrivato per pochi spiccioli dal Santos e bollato frettolosamente come un brocco, poi capace di una stagione intera da titolare con Spalletti fino alla valutazione di 20 milioni più bonus che ha accettato di pagare il Chelsea, infine ceduto dalla Roma dopo 166 minuti giocati in 5 mesi. La Roma metterà a bilancio una plusvalenza di oltre 19 milioni che verrà disgiunta da eventuali sviluppi su Dzeko: le due trattative sono state slegate l’una dall’altra.
IL SOSTITUTO – Venduto un terzino, Monchi deve cercarne un altro che costi meno e possibilmente si sposti a gennaio in prestito. Il giocatore individuato – non è più un mistero – è Matteo Darmian, che non trova spazio con Mourinho, ma per adesso il Manchester United intende trattare un trasferimento solo a titolo definitivo per 12 milioni. La Roma spera che con il passare dei giorni la posizione inglese si ammorbidisca perché Darmian, oltre a essere italiano e quindi facilmente reinseribile in Serie A, può giocare su tutte e due le fasce della difesa. Potrebbe sostituire Kolarov, quindi, o anche Florenzi. Gli altri nomi che intrigano Monchi vengono dalla “sua” Spagna: da Jonny Castro del Celta Vigo a Juan Bernat, in difficoltà nel Bayern Monaco a causa degli infortuni ma ancora abbastanza giovane (è un ‘93) per rilanciarsi. E’ sulla lista dell’Everton, pure. Piace anche Telles, italobrasiliano del Porto che ha giocato una stagione nell’Inter.
MOVIMENTI – Ma le operazioni romaniste in entrata non si fermano ai difensori. Con largo anticipo Monchi ha bloccato Milan Badelj, regista croato della Fiorentina, che dovrebbe arrivare a Trigoria il primo luglio a parametro zero. Corvino ha perso le speranze di rinnovagli il contratto, tanto da ammettere che il giocatore sia destinato alla Roma. Monchi spera di poterlo aggiungere subito all’organico, per guadagnare geometria e qualità a centrocampo ma non è semplice. La Fiorentina non sembra disposta a perderlo a gennaio se non davanti a una proposta fuori mercato. E nelle casse della Roma non ci sono risorse tali da consigliare un’ipervalutazione di un giocatore di quasi 29 anni in scadenza di contratto. A meno che non parta Nainggolan, sul quale i cinesi del Guangzhou si sentono ancora in corsa e che per la Roma non è più incedibile.
IL RESTO – A proposito di centrocampisti, restano nel mirino due giovani: Fabian Ruiz (1996) del Betis Siviglia e Ante Coric (1997) della Dinamo Zagabria. Ma sembrano affari poco caldi in questo momento, visto che Monchi ha altre priorità. Anche in attacco, se dovesse muoversi Dzeko. Di Francesco potrebbe contare su due centravanti di ruolo, Schick e Defrel, e chiedere di avere un attaccante mancino come sostituto: il nome buono può essere l’olandese Ziyech dell’Ajax. Può giocare come mezz’ala o come esterno alto.